1. Parliamo un po’ di Lei, dove è nata e cresciuta?
Sono nata a Napoli, città di grandi ispirazioni, cresciuta sempre a Napoli vivendo la sua quotidianità a volte come un privilegio a volte come una punizione.
2. Che libro consiglierebbe di leggere ad un adolescente?
“Sulla strada” di Kerouac. Ricordo bene una sua citazione: "Nulla dietro di me, tutto è avanti, così sulla strada." Lo consiglio ai giovani affinché possano riempire il loro vuoto esistenziale.
3. Cosa pensa della progressiva perdita del libro cartaceo a favore dell’ eBook?
Penso che sia un po' nell'ordine naturale delle cose, la tecnologia ormai fa parte di tutta la nostra vita. Io preferisco il cartaceo, ma se l'eBook riesce a fare leggere anche le nuove generazioni ben venga.
4. La scrittura è un colpo di fulmine o un amore ponderato?
Può essere entrambe le cose. Ce l'hai con te come un embrione per una vita, poi arriva qualcosa o qualcuno per farla esplodere. Come è successo a me.
5. Cosa l’ha spinta a scrivere questo libro?
Tutta una serie di coincidenze fortuite e... tragiche. Diciamo che il mio libro parte da una storia vera ma ovviamente poi la fantasia ha fatto tutto il resto.
6. Quale messaggio vuole inviare al lettore?
Non reputo così importante il mio libro da lasciare messaggi. Magari un augurio di passare qualche ora in serenità e rilassatezza sì.
7. La scrittura era un sogno nel cassetto già da piccola o ne ha preso coscienza pian piano nel corso della sua vita?
Non ricordo di aver pensato mai di scrivere un libro, dare vita ad una storia con dei personaggi, poi però ti scatta dentro qualcosa e lo fai. Ripeto, per me ci sono stati degli avvenimenti precisi.
8. C’è un episodio legato alla nascita o alla scrittura del libro che ricorda con piacere?
Ce ne sono tanti, molti episodi del libro che se anche non sono riconducibili a me personalmente, ricordo con gioia, o con terrore.
9. Ha mai pensato, durante la stesura del libro, di non portarlo a termine?
Sì, tante volte. Infatti le ultime cento pagine sono state scritte dopo qualche anno.
10. Il suo autore del passato preferito?
Ce ne sono molti: da Calvino, a Moravia, Ginzburg, Eco, Pasolini, agli americani Steinbeck, Roth, Kerouac che ho citato prima.
11. Cosa ne pensa della nuova frontiera rappresentata dall’audiolibro?
Penso che possa aiutare soprattutto chi è portatore di handicap. Sinceramente non so dare una risposta precisa. Dovrei provarlo.