1. Ci parli un po' di Lei, della Sua vita. Da dove viene? Come e quando ha deciso di diventare scrittore?
Buongiorno mi chiamo Narcisa Stroe sono nata in Romania in una bellissima città, per fortuna sono stata cresciuta dai miei nonni, due contadini molto democratici nel ragionamento e comportamento per cui ho avuto la libertà di scegliere cosa fare nella vita. Pazzesco no? In un paese comunista nasce una persona democratica desiderosa di libertà di informazione ma la fortuna e il destino sta dalle sue parti perché viene cresciuta dai nonni che sono sempre diversissimi dai genitori, sono molto più pazienti, molto più preoccupati ad educare bene i nipoti perché per i figli non hanno avuto tempo ed esperienza... mi piacerebbe tornare almeno per un giorno ad essere bambina. Correre e giocare nei campi, mangiare sano e respirare aria fresca e pulita di colline…
2. Nell’arco della giornata qual è il momento che dedica alla scrittura?
Dopo aver dedicato tutta la giornata al lavoro e famiglia alla sera per un paio di ore mi stacco dal mondo reale ed entro nella fantasia per scrivere qualche parola che penso quasi tutto il giorno.
3. Il suo autore contemporaneo preferito?
Danielle Steel...
4. Perché è nata la sua opera?
Lavorando come assistente per e con delle persone diversamente giovani e autosufficienti ascolto sempre le loro storie che sono ricche di amore fantasia verità bellezza tristezza povertà ecc... da qui la mia idea di scrivere una storia d'amore non consumata...
5. Quanto ha influito nella sua formazione letteraria il contesto sociale nel quale vive o ha vissuto?
Il contesto sociale influisce nella vita di tutti noi ma io ho un un'idea mia di tutto. Il lavoro influisce nella mia vita perché essendo cresciuta tra gli anziani lavorare con loro mi dà una grande soddisfazione.
6. Scrivere è una evasione dalla realtà o un modo per raccontare la realtà?
Scrivere può essere realtà come può essere fantasia ma è un modo di staccare per un momento dal mondo reale e volare con il pensiero dove vuoi per poi mettere sul un foglio quello che hai visto, sentito o detto.
7. Quanto di lei c’è in ciò che ha scritto?
Tutto quello che scrivo anche se fosse fantasia lo scrivo con il cuore... le parole vengono dal cuore perché mi piace molto ascoltare delle storie che siano vere o no per poi comporne una mia... sicuramente sono io dentro perché mi vesto nei panni dei personaggi inventati e vivo con loro i momenti del racconto.
8. C’è qualcuno che si è rivelato fondamentale per la stesura della sua opera?
Fondamentale? Sì! Le vite semplici ma ricche dei miei nonnini di cui mi prendevo cura di loro a casa mia come qua... non so se saprei fare un altro lavoro così come faccio questo... sì potrei ma non sarei io, non ci metterei tutto il cuore, non sarei soddisfatta, ecco perché c’è sempre di fondamentale nei miei racconti ...sono loro.
9. A chi ha fatto leggere per primo il romanzo?
Sinceramente non l’ho fatto leggere a nessuno, avevo paura che ridessero del mio racconto. Tutti mi conoscono, lo sanno quanto amo quello che faccio. Ma riportare anche su un quaderno sarà troppo per loro dunque ho preferito di non fare leggere a nessuno fino ad adesso ...sicuramente saranno il mio compagno e mio figlio a farlo quando sarà veramente pronto.
10. Secondo lei il futuro della scrittura è l’ebook?
Il futuro della scrittura sarà si ebook ma sono dispiaciuta perché spariranno i libri. Sono felice che andiamo avanti con la tecnologia ma l'odore della carta è memorabile e chi ama leggere sicuramente sceglie di andare in una biblioteca o in libreria per entrare in contatto con i libri veri e propri…
11. Cosa ne pensa della nuova frontiera rappresentata dall’audiolibro?
È innovativo. È finalmente un aiuto per i non vedenti ma per tutti noi, gli altri no… leggere significa ricchezza, intelligenza, facilità di pronuncia di scioglilingua, sognare cultura ecc..