1. Che cos’è per Lei scrivere, quali emozioni prova?
È un modo per rilassarmi e trasmettere le mie emozioni.
Nello scrivere rivivo i momenti più importanti della mia vita.
2. Quanto della sua vita reale è presente in questo libro?
Ricordi reali legati al mio amore per la storia e la Campania.
3. Riassuma in poche parole cosa ha significato per Lei scrivere quest’opera.
Ripercorrere gli itinerari che non avevo tempo di approfondire nel passato.
4. La scelta del titolo è stata semplice o ha combattuto con se stesso per deciderlo tra varie alternative?
Semplicissima.
5. In un’ipotetica isola deserta, quale libro vorrebbe con sé? O quale scrittore? Perché?
I libri di Luciano De Crescenzo perché trasmettono l'amore per la storia, la filosofia e la città di Napoli.
6. Ebook o cartaceo?
Cartaceo.
7. Quando e perché ha deciso di intraprendere la carriera di scrittore?
Ho avuto questo desiderio da sempre. Ma il lavoro e gli altri impegni non me lo hanno reso possibile.
8. Come nasce l’idea di questo libro? Ci racconterebbe un aneddoto legato alla scrittura di questo romanzo?
L'idea mi venuta transitando per una strada periferica di Acerra. Ho visto un cartello seminascosto che indicava gli scavi di Sessuola. Mi sono fermato ed ho immaginato quante migliaia di persone sono passate da quel posto senza aver capito che quello è il primo agglomerato urbano di Acerra. Per tale motivo ho deciso di riportare in un solo libro la storia ed i luoghi di interesse dei comuni della città metropolitana di Napoli.
9. Cosa si prova a vedere il proprio lavoro prendere corpo e diventare un libro?
Una emozione incredibile, come vedere venire alla luce una nuova vita.
10. Chi è stata la prima persona che ha letto il suo libro?
Mia moglie.
11. Cosa ne pensa della nuova frontiera rappresentata dall’audiolibro?
Ho già vissuto questa esperienza con brani letti da Gassman negli anni Sessanta. Formidabile.