1. Che cos’è per Lei scrivere, quali emozioni prova?
Scrivere mi piace tanto, mi appaga, ma soprattutto mi incuriosisce, perché, man mano che vado avanti nella stesura dell’opera, compio una grande opera di ricerca a partire da me stessa, e ciò che ne ricavo mi completa; provo un’emozione talmente forte che risulta difficile da descrivere con le parole.
Quando scrivo provo sempre un nuovo senso di meraviglia. Ogni volta riesco a sentirmi perfettamente in sintonia con il mio animo.
2. Quanto della sua vita reale è presente in questo libro?
Diciamo molto, perché la scrittura e la Sagomaterapia sono i miei attuali lavori.
3. Riassuma in poche parole cosa ha significato per Lei scrivere quest’opera.
Molte persone vengono a chiedermi una consulenza di Sagomaterapia energetica, in parte, perché spinte da curiosità, e, in parte, perché consapevoli delle proprie esigenze, dopodiché tornano molto volentieri. Sono state proprio loro a chiedermi di scrivere quest’opera.
4. La scelta del titolo è stata semplice o ha combattuto con se stesso per deciderlo tra varie alternative?
No, è stata semplice. Basta solo chiamare le cose col loro nome,
5. In un’ipotetica isola deserta, quale libro vorrebbe con sé? O quale scrittore? Perché?
Vorrei avere con me i testi del Cardinal Carlo Maria Martini, perché insegnano la vita.
6. Ebook o cartaceo?
Entrambi; tutto dipende dal tempo e dalle esigenze del lettore.
Io, personalmente, amo il cartaceo, amo avere un libro in mano, sentirne l’odore della carta, osservarne la copertina, rileggerne spesso IV di copertina, che mi fa sentire più vicina all’autore… E, più si conosce l’autore, più si è vicini a lui, ai suoi sentimenti.
7. Quando e perché ha deciso di intraprendere la carriera di scrittore?
Sono nata a Ceccano, un paese della Ciociaria, in provincia di Frosinone.
Ho lavorato in vari ospedali, prima come infermiera, e, una volta laureatami in Ostetricia, ho esercitato la professione sino alla pensione. Siccome quest’ultima si è rivelata per me nauseante, non mi permetteva di vedere i nuovi orizzonti multicolorati che mi aspettavano, ho deciso, per non “appassire”, di riprendere gli studi. Mi sono quindi laureata in Studi olistici, diventando kinesiologa, naturopata in bioenergetica, facilitatore in One Brian, massoterapica. All’improvviso, ho avvertito l’esigenza di scrivere, ma mi rendevo conto che mi mancava qualcosa: così, ho compreso che avrei dovuto conoscere la Filosofia e la Teologia. Ho dunque conseguito anche la laurea in Scienze religiose.
Oggi mi sento veramente felice.
8. Come nasce l’idea di questo libro? Ci racconterebbe un aneddoto legato alla scrittura di questo romanzo?
Come ho detto prima, il libro nasce grazie all’insistenza di persone che hanno creduto in me. Ora spero solo che anche il lettore prenda sul serio le conoscenze che espongo.
Per quanto riguarda gli aneddoti al riguardo, ce ne sono tanti, e, quando si verificano, mi rendo conto del perché alcuni individui mi scambiano per una “maga”. Per esempio, capita che ad alcune persone che mi vengono a trovare io chieda se abbiano un disturbo e che esse, non avvertendolo al momento, il giorno successivo tornino da me riferendomi dello stesso.
Un altro esempio: visitando una casa, grazie alla Domoterapia ho scoperto che sotto il pavimento era presenta un gas, dopodiché insieme ai proprietari ho studiato il modo per liberare la struttura da quest’ultimo.
9. Cosa si prova a vedere il proprio lavoro prendere corpo e diventare un libro?
Per far sì che poche pagine determinino una impalcatura che possa dare l’impressione di un’opera devi sentirle profondamente.
È fondamentale non interrompere mai le ricerche, non accontentarsi mai. Occorre cercare di rendere il testo fruibile da tutti.
10. Chi è stata la prima persona che ha letto il suo libro?
La prima in assoluto è stata la mia correttrice di bozze, una creatura stupenda, meravigliosa, con tanta predisposizione psicologica, capace di captare da una sola riga il significato di ciò che voglio esprimere.
11. Cosa ne pensa della nuova frontiera rappresentata dall’audiolibro?
Penso che sia molto interessante, ma devono piacere, prima di tutto, la voce di chi legge e il tono in cui il testo viene letto.