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BookSprint Edizioni Blog

14 Feb
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Intervista all'autore - Cassandra

1. Parliamo un po’ di Lei, dove è nata e cresciuta?
Sono nata in un piccolo paese della Vallata del Savio, ovvero Mercato Saraceno, in provincia di Forlì-Cesena e lì ho vissuto i primi anni dell'infanzia. Poi a sei anni, con la mia famiglia, sono andata ad abitare poco lontano, a Cesena, fino all'età di nove anni. Per causa di lavoro di mio padre, ci siamo trasferiti a Forlì, dove ho terminato le scuole elementari, poi le scuole medie e le scuole superiori, diplomandomi in Segreteria dell'Amministrazione con buoni voti. Poco dopo ho iniziato il lavoro, prima nel settore privato poi in quello pubblico, sempre come impiegata amministrativa/commerciale.
Dal 2015 sono arrivata alla pensione, con mia grande gioia, ed ora mi dedico, quando posso, ai miei interessi, tra i quali c'è ovviamente la scrittura.
 
2. Che libro consiglierebbe di leggere ad un adolescente?
Consiglierei di leggere libri che sviluppino le capacità personali, ma anche la fantasia, oltre ad incentivare i valori basilari della vita e della società, ormai, purtroppo, molto imperniata più sull' "Apparire" che sull'"Essere".
 
3. Cosa pensa della progressiva perdita del libro cartaceo a favore dell’ eBook?
Io preferisco, di gran lunga, leggere libri cartacei, ma mi rendo conto che oggi, con gli spazi a disposizione sempre più ristretti, si prediliga acquistare gli eBooks. Di certo il vantaggio è che non si deteriorano nel tempo, ed anche che si spreca meno carta (ecologicamente parlando).
 
4. La scrittura è un colpo di fulmine o un amore ponderato?
Può essere un colpo di fulmine, ma per me è stato un amore ponderato, dato che si è sviluppata nel tempo. Inoltre credo che si possa affinare e migliorare con l'esperienza e l'allenamento (come uno sport mentale).
 
5. Cosa l’ha spinta a scrivere questo libro?
Circa 10 anni fa, ero costretta a casa a causa di un brutto incidente stradale, che mi ha tenuta ferma per diversi mesi. Ero molto giù di morale e con tanti dolori fisici da affrontare. In questi momenti ho pensato di scrivere per reagire ed aiutarmi da sola a riprendermi meglio emotivamente. Mente e corpo sono in simbiosi: i risultati li ho potuti verificare su me stessa (la voglia di scrivere comunque era già dentro di me).
 
6. Quale messaggio vuole inviare al lettore?
Leggere è bello, stimola la fantasia, aiuta a staccare la mente dai problemi quotidiani, dà tantissime emozioni e, non di meno, migliora il modo di comunicare con gli altri, acquisendo un ricco vocabolario.
 
7. La scrittura era un sogno nel cassetto già da piccolo o ne ha preso coscienza pian piano nel corso della sua vita?
Ho sempre amato scrivere, fin da bambina. Scrivevo biglietti con frasi dedicate in occasione di compleanni o ricorrenze familiari. Poi, da grande, ho iniziato a comporre poesie, che nel tempo ho affinato, ricevendo con gioia tanti complimenti. Ora mi sono buttata in un'impresa più impegnativa: la scrittura di un romanzo. La soddisfazione morale ricevuta è stata grande, per cui vorrei continuare... sempre se i lettori gradiranno.
 
8. C’è un episodio legato alla nascita o alla scrittura del libro che ricorda con piacere?
Di certo un po' della mia esperienza di vita è contenuta nel libro. Non c'è un episodio particolare da ricordare, se non l'intera storia legata al personaggio principale del romanzo, che mi ha dato la spinta per scrivere le sue vicende ed i tanti episodi che gravitano attorno a lui.
 
9. Ha mai pensato, durante la stesura del libro, di non portarlo a termine?
No, non ci ho mai pensato. Sono sempre stata decisa a scriverlo fino in fondo, anche se ci ho poi messo quasi dieci anni per decidermi ad inviarlo ad una Casa Editrice (e per fortuna l'ho fatto!!!)
 
10. Il suo autore del passato preferito?
Non ne ho uno in particolare. Amo leggere poesie di Pascoli, Leopardi, Carducci, perché sono di facile interpretazione nel senso della semplicità con cui sono scritte. Ma la mia ammirazione maggiore va al Sommo Poeta "Dante": in tempi così lontani, ha saputo descrivere, con grande lungimiranza e geniale fantasia, il suo "periglioso ed ipotetico viaggio nell'aldilà".
 
11. Cosa ne pensa della nuova frontiera rappresentata dall’audiolibro?
Sicuramente riscuoterà successo, soprattutto se i testi saranno letti da attori con voce suggestiva e penetrante. Inoltre, potrebbe essere un utile vantaggio per i "non vedenti" e per coloro che non hanno molta voglia di leggere.
 
 
 
 
 

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