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25 Gen
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Intervista all'autore - Enzo Mauri

1. Ci parli un po' di Lei, della Sua vita. Da dove viene? Come e quando ha deciso di diventare scrittore?
Sono nato artisticamente negli anni '70, quando mi sono accostato al mondo delle radio libere. A Roma, che mi ha dato i natali e dove vivo tuttora, il fenomeno dell'emittenza libera era molto sentito, c'erano radio ovunque, avevo appena quindici anni, mosso da una grande passione decisi che quello sarebbe stato il mio mestiere. Circa un anno fa ho deciso di mettere su carta la mia esperienza quarantennale, è nato così il libro "Quelli della Radio".
 
2. Nell’arco della giornata qual è il momento che dedica alla scrittura?
Non c’è un orario ben definito, quando mi viene voglia scrivo. Scrivo di tutto, dai brevi articoli d’attualità ai commenti sulle trasmissioni televisive. Mi occupo di spettacolo per un'emittente radiofonica romana, oltre a pubblicare post sul mio blog preparo i testi che riporterò poi in diretta.
 
3. Il suo autore contemporaneo preferito?
Non ho preferenze particolari, amo molto le biografie scritte dagli esperti del settore, in questo periodo sto leggendo molti libri sui Beatles.
 
4. Perché è nata la sua opera?
"Quelli della Radio" è nato dall'esigenza di ricordare con una punta di nostalgia i bei momenti che ho vissuto quando il fenomeno era al massimo della popolarità, ma anche per tramandare alle nuove generazioni appassionate di questo mezzo, cosa significasse fare radio 40 anni fa. Allora eravamo tutti pieni d'entusiasmo sebbene non ci fossero tutti gli accorgimenti tecnici di cui godono le radio adesso, quello spirito che ci accomunava si è un po' perso nel corso degli anni.
 
5. Quanto ha influito nella sua formazione letteraria il contesto sociale nel quale vive o ha vissuto?
Moltissimo. Sono cresciuto pane e radio, allo stesso tempo frequentavo il liceo Classico, finivo di studiare e andavo a lavorare nell'emittente vicino casa mia. Non ero molto bravo come studente, in una fase successiva la voglia di studiare è tornata perché quando sei in onda devi farlo con cognizione di causa, è necessario essere culturalmente preparati.
 
6. Scrivere è una evasione dalla realtà o un modo per raccontare la realtà?
Entrambe le cose, sono un grande amante della fantascienza ma allo stesso tempo mi piace scrivere d’attualità. La scrittura per me è un bellissimo svago a cui difficilmente riesco a sottrarmi.
 
7. Quanto di lei c’è in ciò che ha scritto?
Il libro è essenzialmente autobiografico, sebbene abbia dedicato a questo aspetto solo il primo capitolo anche nei successivi con le interviste a note voci dell'FM ho usato come filo conduttore brevi ricordi legati a questa o quell'emittente. Nel libro c’è quindi moltissimo di me, per certi aspetti tutta la mia vita.
 
8. C’è qualcuno che si è rilevato fondamentale per la stesura della sua opera?
Tutte le persone con cui ho lavorato nel corso degli anni e ho avuto il piacere di condividere questa fantastica esperienza radiofonica. Una particolare menzione va ai miei cari amici di allora, insieme avevamo deciso di mettere su una radio ma poi accantonammo l'idea.
 
9. A chi ha fatto leggere per primo il romanzo?
A essere sincero a nessuno. Quando ho terminato di scriverlo ho pensato di sottoporlo ad alcune case editrici che ne verificassero la bontà, volevo essere sicuro che fosse all'altezza per cui temevo di farlo leggere a qualcuno nella cerchia delle mie conoscenze.
 
10. Secondo lei il futuro della scrittura è l’ebook?
Tutti i mezzi che la tecnologia ci mette a disposizione sono ben accetti quando si tratta di propagandare cultura. Di questi tempi poi ce n’è un gran bisogno. Resto comunque affezionato al buon vecchio libro cartaceo.
 
11. Cosa ne pensa della nuova frontiera rappresentata dall’audiolibro?
Per motivi personali mi capita spesso d'avere a che fare con persone non vedenti. L'audiolibro è un ottimo canale di fruizione culturale. Ho molti amici nel settore del doppiaggio che si dedicano a incidere audiolibri, il mio giudizio è senz'altro positivo.
 
 
 
 
 

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Sabato, 25 Gennaio 2020 | di @BookSprint Edizioni

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