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BookSprint Edizioni Blog

25 Gen
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Intervista all'autore - Martina Marangoni

1. Ci parli un po' di Lei, della Sua vita. Da dove viene? Come e quando ha deciso di diventare scrittore?
La mia vita si divide tra scuola e sport principalmente, frequento il quinto anno di scuola superiore nell'Istituto Tecnico Economico Vittorio Veneto-Salvemini e pratico majorettes da ben tredici anni e mezzo, posso dire che questo sport è l'essenza di me stessa.
Nel tempo libero faccio un po' quello che fanno i ragazzi della mia età, esco e amo divertirmi; adoro leggere libri, ascoltare la musica e ovviamente scrivere, quella che invece potrebbe essere una dote nascosta è il canto.
Vengo da una piccola cittadina chiamata Pontinia (LT), in cui sono cresciuta.
Non c'è stato un momento in cui ho deciso di diventare scrittrice, è iniziato un po' per caso. Fino all'età di 13 anni non leggevo nessun libro, infatti mia madre e mia zia continuavano a ribadirmi che la lettura è importante, finché un giorno ho trovato un libro che mi colpì, “Hunger Games”, e da quel momento in poi non ho mai smesso di leggere. Con il tempo il mio modo di scrivere cambiò in meglio, così a novembre 2015 decisi di provare a scrivere una storia su Wattpad, una piattaforma di scrittura. A distanza di quattro anni posso dire che ho capito di non essere molto tagliata per le storie, o per la stesura di un romanzo, ma al contrario sono più propensa nello scrivere poesie narrando emozioni e sentimenti.
 
2. Nell’arco della giornata qual è il momento che dedica alla scrittura?
Se dovessi scegliere io stessa un momento direi la sera, solitamente dopo cena.
In realtà, però, ho capito che l'attimo di ispirazione non può essere controllato, magari viene di mattina appena svegli oppure mentre stai facendo tutto tranne che ascoltare una lezione di economia politica.
Quindi direi di non avere un vero e proprio momento in cui dedicarmi alla scrittura, ma quando l'ispirazione mi invade apro le note del telefono, accendo il computer aprendo word o prendo carta e penna e scrivo tutto quel che mi passa per la testa.
 
3. Il suo autore contemporaneo preferito?
Non posso non citare colei che ha dato il via al mio amore per la lettura: Suzanne Collins.
Tra gli autori più proiettati verso la poesia, miei preferiti, cito Adessoscrivo, Gio Evan, Marzia Sicignano e Antonio Dikele Di Stefano.
 
4. Perché è nata la sua opera?
La mia opera è nata nel settembre 2016, come un diario in cui parlare di sé stessi, delle emozioni che ogni giorno scalpitano dentro di noi, per sfogarsi e raccontarle, per farle conoscere a qualcuno che ci si potrà rispecchiare.
Scrivevo su Wattpad, come detto in precedenza, e l'opera si chiamava Diario Di Una Scrittrice, in tre anni conta più di ottanta capitoli in cui si può notare il miglioramento tra le prime poesie e le ultime.
 
5. Quanto ha influito nella sua formazione letteraria il contesto sociale nel quale vive o ha vissuto?
Parlando appunto di proprie emozioni e sentimenti, direi che il contesto sociale e il mondo esterno, i rapporti con le persone hanno influito molto, forse troppo.
Poteva essere una mancanza, una nostalgia troppo sentita o l'amore, sentimento più grande, a scaturire una poesia.
 
6. Scrivere è una evasione dalla realtà o un modo per raccontare la realtà?
Scrivere è entrambe le cose secondo me.
Una evasione dalla realtà perché io in prima persona quando scrivo mi chiudo in una bolla, come se entrassi in un altro mondo più leggero.
Un modo per raccontare la realtà perché parlando delle proprie emozioni, scrivendo per sfogo, un minimo di realtà ci dev'essere per forza.
 
7. Quanto di lei c’è in ciò che ha scritto?
Di me in quel che ho scritto c'è tanto, forse troppo, tanto che a volte mi sembrava di mettermi troppo allo scoperto, come se con quello che scrivevo le altre persone potessero guardarmi dentro il cuore.
 
8. C’è qualcuno che si è rivelato fondamentale per la stesura della sua opera?
Direi che parte integrante delle mie poesie è l'amore e come quest'ultimo possa essere tanto meraviglioso quanto crudele, quanto possa lasciarci un vuoto che logora l'anima quando va via e quanto è struggente se diventa irraggiungibile.
 
9. A chi ha fatto leggere per primo il romanzo?
Penso che la prima persona in assoluto sia una mia amica, che appena le poesie venivano pubblicate da me su Wattpad, lei andava a leggerle.
È anche stata colei che ha visto crescere il mio modo di scrivere e mi ha aiutato in momenti in cui non riuscivo a buttare giù nulla e pensavo di avere il famoso blocco dello scrittore. Ci tengo quindi a ringraziarla, lei sa.
 
10. Secondo lei il futuro della scrittura è l’ebook?
Il mondo si sta evolvendo giorno per giorno ad una velocità pazzesca, sarebbe da pazzi dire che l'ebook non sarà il futuro della scrittura.
Posso però dire che preferisco i libri cartacei, il contatto con le pagine, l'odore di un buon libro e il riporlo in una libreria non potranno mai essere paragonati all'ebook.
 
11. Cosa ne pensa della nuova frontiera rappresentata dall’audiolibro?
Non ho mai provato l'audiolibro in realtà, perché so che presterei poca attenzione nell'ascolto e dopo poco mi stancherei.
Preferisco essere vecchio stampo: un bel libro cartaceo.
 
 
 
 
 

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Sabato, 25 Gennaio 2020 | di @BookSprint Edizioni

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