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19 Dic
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Intervista all'autore - Veronica Fabbrizzi

1. Parliamo un po’ di Lei, dove è nata e cresciuta?
Sono nata a Livorno, in Toscana.
Sono cresciuta nella mia città fino ai miei vent'anni dove mi sono sposata e trasferita a Nusco in provincia di Avellino. Al momento sono residente qui con mio marito e due bambini bellissimi.
 
2. Che libro consiglierebbe di leggere ad un adolescente?
A me piacciono molto le saghe Fantasy, sono cresciuta con il Cane gigante della storia fantastica e in realtà alla mia bambina ormai dodicenne piace molto leggere libri come Harry Potter e cose del genere, diciamo che questi libri aiutano i ragazzi a fantasticare e allungare ancora per qualche anno quella che è la vita reale, giustamente nel limite concesso.
 
3. Cosa pensa della progressiva perdita del libro cartaceo a favore dell’ eBook?
È un enorme spreco, leggo spesso gli eBook sul mio telefono, però ricado sempre sul libro cartaceo, girare le pagine a mano, avere bisogno della luce per leggere è più confortante, specialmente se siamo seduti sul divano a rilassarci, un enorme peccato direi.
 
4. La scrittura è un colpo di fulmine o un amore ponderato?
Un amore ponderato, mi è sempre piaciuto scrivere diari segreti e storie di vario genere, anche solo per leggerli da sola quando potevo leggere, da ragazza non ti rendi subito conto di quello che puoi fare con la mente, pensi ad altre cose, ma ora dopo tante storie scritte a mano e messe nel cassetto forse ti rendi conto che puoi fare una piccola cosa anche tu.
Sono contenta di sapere che al giorno d'oggi le ragazze s'impegnano a scrivere libri e romanzi, loro sono riuscite subito a realizzarsi in questo campo che al giorno d'oggi è più largo di vedute e di speranze.
 
5. Cosa l’ha spinta a scrivere questo libro?
Mia figlia, ogni volta che mi vedeva scrivere o leggere i miei stessi romanzi, mi chiedeva sempre perché non provavo a pubblicare qualche storia, se l'avessi fatto sarebbe stata la prima a leggerlo e così ho fatto.
 
6. Quale messaggio vuole inviare al lettore?
Che non è mai troppo tardi per realizzare un sogno, anche nel nostro piccolo e con tanti impegni possiamo fare sempre di più e non dobbiamo sempre accontentarci di ciò che ci mette davanti la vita, siamo noi a scegliere il nostro Destino nel bene o nel male.
 
7. La scrittura era un sogno nel cassetto già da piccolo o ne ha preso coscienza pian piano nel corso della sua vita?
Come ho detto prima era un sogno nel cassetto, ma che ha preso coscienza dopo la mia maternità, avevo bisogno di evadere dal mondo e dal mio lavoro, ogni giorno sembrava sempre più pesante, credevo che la mia testa sarebbe scoppiata, invece ho cominciato a scrivere e scrivere, fino a che era diventato un piacere farlo, mi ha aiutato a rilassarmi e non posso che essere contenta per questo, ritrovarsi ad immedesimarsi nei rispettivi personaggi mi ha aiutato molto anche con il mio matrimonio, capire non solo il mio punto di vista ma anche quello di mio marito è stato utile.
 
8. C’è un episodio legato alla nascita o alla scrittura del libro che ricorda con piacere?
In Realtà il libro rispecchia molto la mia vita, un’infinità di battibecchi tra i due personaggi, parole non dette che ci piacerebbe dire e anche tanto amore che a volte ti sembra soffocare, intrighi e gelosie può sembrare banale, ma anche nella realtà succedono cose strane che non ti sembrano vere, ma ci sono dei confini molto simili tra loro, non c'è un episodio preciso che mi ha portato a scrivere il libro è il libro stesso che racconta quello che sono.
 
9. Ha mai pensato, durante la stesura del libro, di non portarlo a termine?
Sempre. Per mancanza di tempo oppure per l'ispirazione, senza quella sono un guscio vuoto.
 
10. Il suo autore del passato preferito?
I miei autori sono quelli del presente, perché in passato non leggevo mai, cioè non mi piace leggere libri di autori famosi, mi piace leggere il libro, se la copertina e la trama mi colpiscono allora lo leggo, leggo anche storie che scrivono ragazze che non sono autrici, ma che farebbero invidia anche a quelli famosi, autrici che per me lasciano il segno sono quelli che ti emozionano e ti fanno provare ogni sentimento possibile, non esistono per me autori famosi, ma potrei darvi alcuni nomi di ragazze che sanno scrivere storie fantastiche.
 
11. Cosa ne pensa della nuova frontiera rappresentata dall’audiolibro?
Posso dire che doveva essere stata inventata prima, mio suocero è rimasto cieco da un anno e nella sua solitudine sarebbe bello se potesse ascoltare un libro letto da qualcuno, lo aiuterebbe a liberare la mente da quello che deve passare con il suo stato e la sua malattia, sarei lieta di poter fornirgli un libro che gli piace con l'audiolibro.
 
 
 
 
 

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Giovedì, 19 Dicembre 2019 | di @BookSprint Edizioni

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