2. Che libro consiglierebbe di leggere ad un adolescente?
"Il deserto dei tartari" di Dino Buzzati. Un adolescente secondo me deve rendersi conto che la vita è una sola e va vissuta fino in fondo sempre, senza tentennamenti, perché il tempo scorre inesorabile per tutti e non fa sconti a nessuno. Meglio correre dei rischi ma vivere in modo completo che rimandare ed aspettare a farlo per poi magari rimpiangere di "non averci mai provato.
Concordo con il saggio che ha detto: - Chi vuol esser lieto sia, del doman non v'è certezza. -"
3. Cosa pensa della progressiva perdita del libro cartaceo a favore dell’ eBook?
É tutta da verificare. Leggere un libro su carta può essere, a volte, poetico ma su un apparecchio elettronico, mai.
4. La scrittura è un colpo di fulmine o un amore ponderato?
Ho iniziato a scrivere il mio primo romanzo, intitolato "Sperduti nei ghiacci", all'età di dodici anni ma poi mio padre mi fece ragionevolmente smettere perché invece di studiare utilizzavo il tempo per scrivere. Ora finalmente ho tutto il tempo che mi occorre per dedicarmi alla mia passione, nipotini permettendo.
5. Cosa l’ha spinta a scrivere questo libro?
La passione per lo scrivere. "Il marchio di Artemide" è il mio settimo romanzo; l'ottavo lo sto scrivendo ed il nono l'ho già tutto ben chiaro nella mente.
6. Quale messaggio vuole inviare al lettore?
La lettura di un thriller deve sostanzialmente essere considerata come uno strumento di divertimento anche quando il contesto dell'azione è costituito da eventi drammatici e violenti. Il lettore dovrà cercare di intuire prima della fine il colpevole di turno, salvo poi rimanere basito di fronte ad un epilogo completamente differente. Pertanto ritengo che la lettura debba risultare scorrevole rimanendo entro le sei/sette ore di tempo per il completamento del romanzo.
7. La scrittura era un sogno nel cassetto già da piccolo o ne ha preso coscienza pian piano nel corso della sua vita?
Vedere quanto ho detto al punto quattro.
8. C’è un episodio legato alla nascita o alla scrittura del libro che ricorda con piacere?
Nessuno. Quanto riportato quotidianamente dai media in merito alle notizie di attualità è sufficiente per scrivere un'intera biblioteca.
9. Ha mai pensato, durante la stesura del libro, di non portarlo a termine?
Mai. Nel momento in cui inizio a stendere il testo mi appassiono giorno per giorno e, quasi ne divenissi parallelamente anche il lettore, sono impaziente di arrivare alla fine.
10. Il suo autore del passato preferito?
Omero, senza alcun dubbio.
11. Cosa ne pensa della nuova frontiera rappresentata dall’audiolibro?
A differenza dell'ebook lo ritengo uno strumento molto valido ed alternativo al cartaceo, in certe particolari situazioni.