2. Nell’arco della giornata qual è il momento che dedica alla scrittura?
La parte migliore del giorno, è la Notte. Questo è il mio momento dedicato a scrivere.
3. Il suo autore contemporaneo preferito?
Dacia Maraini per il suo stile personale e unico
4. Perché è nata la sua opera?
Per il desiderio di raccontare ad un foglio, le mie più segrete emozioni.
5. Quanto ha influito nella sua formazione letteraria il contesto sociale nel quale vive o ha vissuto?
Il contesto in cui nasce questa opera è quello dell'autunno caldo del 1968. L'influenza di tale momento storico è stata la traccia entro la quale si è dipanata la storia.
6. Scrivere è una evasione dalla realtà o un modo per raccontare la realtà?
Scrivere è l'unico e straordinario strumento per descrivere la propria realtà che è diversa per ognuno di noi.
7. Quanto di lei c’è in ciò che ha scritto?
Praticamente tutto. Sono emozioni vissute rivestite da una storia inventata.
8. C’è qualcuno che si è rilevato fondamentale per la stesura della sua opera?
Nessuno in particolare.
9. A chi ha fatto leggere per primo il romanzo?
Alla mia attuale compagna che lo ha apprezzato sino a consigliarmi a pubblicarlo.
10. Secondo lei il futuro della scrittura è l’ebook?
Penso di sì, anche con un leggero rammarico. È così bello sfogliare le pagine di un libro.
11. Cosa ne pensa della nuova frontiera rappresentata dall’audiolibro?
È proprio il futuro dell'editoria.