1. Parliamo un po’ di Lei, dove è nata e cresciuto?
Sono nata ad Atripalda (AV) dove sono rimasta fino al 1967, anno in cui con la famiglia ci siamo trasferiti a Bologna e dove sono rimasta fino al 2000.
A luglio del 2000 mi sono trasferita a Roma, ho seguito il "cuore" dove vivo tutt'ora.
È mia intenzione comunque di tornare a Bologna
2. Che libro consiglierebbe di leggere ad un adolescente?
Purtroppo a questa domanda non so rispondere…
I giovani oggi hanno tutto e sono ormai dipendenti dalla tecnologia… non credo che la lettura rientri nel loro stile di vita.
Molto importanti sono sicuramente le scuole, che possono proporre progetti di lettura, di aggregazione, incontri con gli autori, e altro.
3. Cosa pensa della progressiva perdita del libro cartaceo a favore dell’ eBook?
Non sono molto favorevole all'eBook; posso capire che la tecnologia ormai domina la nostra vita, ma un buon libro, che profuma ancora di stampa, mi affascina di più, mi fa sentire quasi In contatto diretto con l'autore…
Attraverso la lettura ci immergiamo nella vita di un’altra persona e riusciamo a vedere il mondo attraverso i suoi occhi…. Insomma mi piace molto di più.
4. La scrittura è un colpo di fulmine o un amore ponderato?
Per me è stato un colpo di fulmine … non ci ho mai creduto. Sono contenta di questa esperienza… inaspettata…; io ho solo buttato giù sensazioni, pensieri, gioie e dolori… più per me stessa che per gli altri...
5. Cosa l’ha spinta a scrivere questo libro?
In un momento di profondo sconforto...ho voluto quasi demonizzare le mie paure e il senso di disagio che provavo analizzando il mio vissuto….
Mi serviva per capire se potevo dare una svolta alla mia vita attraverso il passato per credere ancora nel futuro...
6. Quale messaggio vuole inviare al lettore?
Il mio messaggio è che la vita, purtroppo non ti regala niente, anzi ti presenta sempre il conto… ma bisogna sempre crederci; solo la nostra forza interiore ci potrà aiutare a trovare sempre una strada migliore per cercare la felicità.
7. La scrittura era un sogno nel cassetto già da piccolo o ne ha preso coscienza pian piano nel corso della sua vita?
No, non ci ho mai pensato anche perché non ho mai avuto libri da leggere (a parte il periodo scolastico che li prendevo in biblioteca) né regalati né comprati (vista la situazione familiare e mio padre…)
Fin da bambini ci dicono che leggere è importante, perché insegna a scrivere bene, perché apre la mente, perché implementa la nostra cultura.
Io non ho avuto questo privilegio... ma adesso che sono adulta ho cominciato anche ad apprezzare la lettura e mi piace molto.
8. C’è un episodio legato alla nascita o alla scrittura del libro che ricorda con piacere?
Un episodio in particolare no, diciamo ricordo tutto con piacere…
Ero contenta quando vedevo che prendeva corpo, che le pagine di riempivano di me... mai avrei creduto di farcela.
Adesso sono contenta.
9. Ha mai pensato, durante la stesura del libro, di non portarlo a termine?
Sì molte volte… Ripeto era una lettura interiore del mio essere, del mio vissuto per capire e analizzare il mio carattere e la donna che sono diventata…
Non ho pensato mentre lo scrivevo di condividerlo con altri… il mio vissuto forse non interessa a nessuno…; l'ho fatto per me... e invece!!!
10. Il suo autore del passato preferito?
Come ho detto non ho letto molto… il mio primo libro è stato “La ragazza di Bube” di Cassola e mi è piaciuto moltissimo.
Ricordo che l'ho letto quasi tutto d'un fiato…. (per così dire); uno di quei libri che vuoi sapere subito come finirà!! (almeno per me è stato così).
11. Cosa ne pensa della nuova frontiera rappresentata dall’audiolibro?
Rappresenta sicuramente un'alternativa in aggiunta al cartaceo che si adegua al progresso tecnologico… ma credo non potrà mai essere la sua sostituzione.
La tecnologia ormai fa parte della nostre vite, oggi si parla di società digitale, di ciberspazio, di e-commerce, di Intenet, ecc., è il futuro!!