1. Che cos’è per Lei scrivere, quali emozioni prova?
Per me scrivere significa sedermi, poggiare le dita sulla tastiera ed esternare il mio essere. In quel momento ansie e pensieri fanno spazio alla mia immaginazione, alla mia fantasia, alle mie ispirazioni.
2. Quanto della sua vita reale è presente in questo libro?
Facendo riferimento alle mie esperienze di vita zero ma facendo riferimento al mio modo di comunicare e di approcciarmi alle nuove conoscenze del passato allora è presente tanto della mia vita reale, davvero tanto.
3. Riassuma in poche parole cosa ha significato per Lei scrivere quest’opera.
Ho scritto questa brevissima opera per partecipare ad un concorso letterario, come mio solito fare. Poi l'ho inviata al signor Vito Pacelli e mi è stata fatta una proposta di pubblicazione.
È la prima volta che viene pubblicato un libro mio ed è un'emozione indescrivibile, un ottimo trampolino di lancio per un'eventuale futura carriera da scrittrice.
4. La scelta del titolo è stata semplice o ha combattuto con se stesso per deciderlo tra varie alternative?
Prima di scrivere il testo avevo già in mente il titolo. Mi rimbombava in continuazione nella mente, non so il perché. Ho sempre pensato che se avessi scritto qualcosa che speravo venisse pubblicato avrei dovuto scegliere questo titolo ed adattare di conseguenza il testo e così è stato.
5. In un’ipotetica isola deserta, quale libro vorrebbe con sé? O quale scrittore? Perché?
Su di un'ipotetica isola deserta porterei il libro ''L'Alchimista'' di Paulo Coelho.
È una fonte di ispirazione nel vedere il lato positivo delle cose, del proprio vissuto e a cercare la ricchezza non nella materialità ma in se stessi, nella propria persona, nella propria crescita, nella propria anima. Beh su di un'isola deserta lo rileggerei indubbiamente!
6. Ebook o cartaceo?
Non sono contro l'avanzamento della tecnologia ma secondo il mio parere ci sono cose che dovrebbero esser lasciate così come sono.
Gli ebook saranno indubbiamente comodi ed alla mano di tutti in ogni momento essendo letti soprattutto su smartphone ma il LIBRO è cartaceo, punto.
7. Quando e perché ha deciso di intraprendere la carriera di scrittore?
La scrittura è stata sempre una mia passione, ho sempre immaginato di dover sedermi e scrivere per esternare, anche con la fantasia, quello che provo.
Ho iniziato a scrivere e a condividere poche righe su di un forum e da due anni circa scrivo qualcosina in più e partecipo a vari concorsi letterari, finalmente mi faccio avanti e metto in gioco le mie capacità.
8. Come nasce l’idea di questo libro? Ci racconterebbe un aneddoto legato alla scrittura di questo romanzo?
Come ho già detto avevo il titolo di questo testo in mente da tempo, non so per quale motivo. Approfittando del fatto che potevo inviare ad un concorso letterario un testo più prolisso rispetto a poche righe o a limiti di parole, ho deciso di cimentarmici con tutta me stessa. Ora viene pubblicato come libro, non me lo aspettavo ma sono contenta.
9. Cosa si prova a vedere il proprio lavoro prendere corpo e diventare un libro?
Un'emozione indescrivibile, immagini già di scrivere altre cose per il futuro e farti conoscere per ciò che ami davvero. L'immagine di un libro, scritto da me, su di uno scaffale in vendita o esposto al pubblico mi regala una sensazione che solo chi ama scrivere può comprendere !
10. Chi è stata la prima persona che ha letto il suo libro?
Il libro non ancora stampato, in formato file, lo ha letto una mia cara amica su mia richiesta. È stata la prima persona.
11. Cosa ne pensa della nuova frontiera rappresentata dall’audiolibro?
Rispetto all'ebook preferisco l'audiobook per il fatto che c'è la voce narrante.
In quel momento libero la mia immaginazione su luoghi, personaggi e sulle varie dinamiche della trama, così come immagino che abbia qualcuno accanto che mi legga un libro cartaceo ad alta voce.