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24 Ott
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Intervista all'autore - Emanuela Di Rauso

1. Che cos’è per Lei scrivere, quali emozioni prova?
Per me scrivere è sinonimo di libertà, quando scrivo mi sento così libera. È come se avessi un debito con il mondo cioè diffondere cultura. Si prova un emozione molto forte perché ogni singola pagina racchiude un po’ di te .
2. Quanto della sua vita reale è presente in questo libro?
Sono presenti circa 10 anni della mia vita, poiché sono stata sempre appassionata di economia e ho iniziato a studiarla sin dai tempi della scuola superiore frequentando l'istituto tecnico commerciale Leonardo da Vinci, dove mi sono diplomata con il massimo dei voti, poi mi sono inscritta alla Luigi Vanvitelli "facoltà di Economia e commercio" dove lo scorso 23 luglio ho chiuso il mio percorso in Economia e finanza in modo brillante. In me suscita grande interesse il mondo della finanza.
 
3. Riassuma in poche parole cosa ha significato per Lei scrivere quest’opera.
Ero stanca di leggere concetti sui soliti testi universitari e allora ho pensato che tutto sommato anche io potevo riuscire a trasmettere qualche concetto nella disciplina e lo fatto utilizzando la mia personalità "il mio tocco diciamo" e quindi per me scrivere questo testo ha significato esteriorizzare un po’ della cultura che avevo dentro da tempo. Mi sono divertita tantissimo e lo rifarei altre mille volte ancora.
 
4. La scelta del titolo è stata semplice o ha combattuto con se stesso per deciderlo tra varie alternative?
La scelta del titolo rappresenta sempre una scelta importante. Avevo diverse ipotesi nella testa ma sapevo bene cosa volevo trasmettere ai lettori e quindi pensando solo a loro la scelta si è semplificata.
 
5. In un’ipotetica isola deserta, quale libro vorrebbe con sé? O quale scrittore? Perché?
Vorrei un pochino tutti i miei docenti universitari che sono tutti scrittori, perché è proprio da loro che ho appreso l'importanza di scrivere. Però poiché devo fare una scelta come testo mi porterei sicuramente la ricchezza delle Nazioni di Adam Smith.
 
6. Ebook o cartaceo?
Ebook è sicuramente un'innovazione meravigliosa. Ma penso che nulla al mondo può sostituire la bellezza di ritrovarsi in una stanza da soli immersi in un manto di cultura con un bellissimo libro profumato dinanzi.
 
7. Quando e perché ha deciso di intraprendere la carriera di scrittore?
La voglia di intraprendere questa carriera è nata al mio 5° anno di Università, quando ho frequentato il corso di Finanza Aziendale Avanzata. Il professore mi ha entusiasmata così tanto al punto di non solo portarmi a casa l'esame con 30 e lode ma con il cuore pieno di emozioni e pieno di voglia di fare altro in questa disciplina. Questa voglia di fare altro si è trasformata nel sogno di fare ricerca e poi nel sogno ancora di diventare una docente Universitaria, chissà forse in finanza ????
 
8. Come nasce l’idea di questo libro? Ci racconterebbe un aneddoto legato alla scrittura di questo romanzo?
L'idea nasce "Dalla curiosità", curiosità di approfondire temi molto importanti per il mondo della finanza. Chiunque studia questa disciplina conosce quanto complessa è. Io ho una gran voglia di renderla semplice e renderla in primis accessibile a tutti. Gli appassionati di finanza non sono solo gli esperti di Economia, ma è il mondo che deve interessarsi a questioni di economia e finanza poiché la finanza siamo noi!
 
9. Cosa si prova a vedere il proprio lavoro prendere corpo e diventare un libro?
Si prova un emozione che non ha eguali, le supera tutte, e sei ancora più fiero quando a scriverlo sei stato tu da solo. Ho chiesto aiuto ad alcuni docenti ma loro giustamente mi hanno lasciata fare perché deve essere il cuore a disegnare la strada per ogni singolo capitolo. Noi siamo giovani, siamo il futuro quindi facciamoci sentire, scriviamo e acculturiamoci.
 
10. Chi è stata la prima persona che ha letto il suo libro?
La prima persona che ha letto il mio libro è stata mamma alla quale devo ogni singola soddisfazione. Da grande prima di essere una docente universitaria sogno di essere una donna come lei.
 
11. Cosa ne pensa della nuova frontiera rappresentata dall’audiolibro?
È sicuramente un’idea geniale. Questo settore ha bisogno di innovazioni e fondi.
 
 

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