1. Ci parli un po' di Lei, della Sua vita. Da dove viene? Come e quando ha deciso di diventare scrittore?
Non ho mai deciso di diventare uno scrittore e non mi ritengo tale. Ho solo coltivato un'idea, ho provato a scrivere un libro che faccia capire l'enormità dell'Universo e la vastità dei suoi pericoli.
2. Nell’arco della giornata qual è il momento che dedica alla scrittura?
Solitamente quando non studiavo per l'Università.
3. Il suo autore contemporaneo preferito?
Nessuno, non sono un gran lettore di storie, leggo principalmente libri di divulgazione scientifica.
4. Perché è nata la sua opera?
Il personaggio è nato come uno scherzo tra amici, da "The Legend" lo ho storpiato a "Dlegend". Qualsiasi cosa, anche banale o senza senso suscitava in chi mi circondava un "Wow ma sei Dlegend". Poi ne è nata una piccola serie su YouTube, poi un canale YouTube vero e proprio e alla fine il libro.
5. Quanto ha influito nella sua formazione letteraria il contesto sociale nel quale vive o ha vissuto?
Il contesto sociale definisce la persona, siamo quello che vediamo. Quindi, praticamente, dove vivo, cosa studio e cosa ho fatto per tutta la vita ha influenzato enormemente me e il libro.
6. Scrivere è una evasione dalla realtà o un modo per raccontare la realtà?
Qualsiasi definizione di "scrivere" è vera ed adatta. Per me era semplicemente un modo per raccontare una storia e provare a far capire alle persone che qualsiasi loro problema non è niente. Il messaggio è banale detto così, ma il libro lo comunica molto meglio.
7. Quanto di lei c’è in ciò che ha scritto?
C'è cosa vorrei essere, cioè oggettivo e razionale, ma non ci riesco sempre.
8. C’è qualcuno che si è rilevato fondamentale per la stesura della sua opera?
No, ho fatto tutto da solo, nessuno mi ha aiutato.
9. A chi ha fatto leggere per primo il romanzo?
Nessuno di quelli a cui l'ho inviato l'ha letto. Tra le persone che lo hanno acquistato non so sinceramente chi sia stato il primo a leggerlo.
10. Secondo lei il futuro della scrittura è l’ebook?
Il futuro è così pieno di guai e pericoli che pensare a come leggere i libri (quando l'importante è leggerli) è una perdita di tempo totale.
11. Cosa ne pensa della nuova frontiera rappresentata dall’audiolibro?
Penso che sia utile, come ogni nuovo sviluppo tecnologico.