1. Ci parli un po' di Lei, della Sua vita. Da dove viene? Come e quando ha deciso di diventare scrittore?
Mi chiamo Francesca Giorgetti, vivo ad Ancona e lavoro come coordinatrice infermieristica nell'ospedale della mia città. L'idea di scrivere questo libro nasce dalla riflessione che si è persa la percezione sociale del rischio nei riguardi delle malattie.
2. Nell’arco della giornata qual è il momento che dedica alla scrittura?
In genere mi piace scrivere al mattino, ma per esigenze di lavoro, finisco per scrivere solo durante il fine settimana.
3. Il suo autore contemporaneo preferito?
Mi piace molto la scrittrice Dacia Maraini.
4. Perché è nata la sua opera?
L'opera è nata durante il percorso di studi universitari di Management Pubblico e dei sistemi socio-sanitari presso la Facoltà di Economia di Ancona.
5. Quanto ha influito nella sua formazione letteraria il contesto sociale nel quale vive o ha vissuto?
Naturalmente parlare della storia della malattia è ripercorrere la mia carriera professionale iniziata più di 31 anni fa.
6. Scrivere è una evasione dalla realtà o un modo per raccontare la realtà?
Per me scrivere è il modo di raccontare la realtà per dare voce alla malattia, alla sofferenza e alla morte e fare memoria delle persone che ho incontrato durante mio lavoro e nella vita privata.
7. Quanto di lei c’è in ciò che ha scritto?
Direi molto, come ho già detto con questo libro affiorano i ricordi di una vita
8. C’è qualcuno che si è rilevato fondamentale per la stesura della sua opera?
Devo ringraziare Augusto Ciuffetti, professore ordinario di Storia economica e sociale della facoltà di Economia di Ancona, che mi ha proposto questo lavoro.
9. A chi ha fatto leggere per primo il romanzo?
Il libro è stato letto da un familiare.
10. Secondo lei il futuro della scrittura è l’ebook?
Penso che l'ebook sia uno strumento molto efficace nella nostra società informatizzata, perché permette di raggiungere in breve tempo molti individui, ma il contatto fisico con un libro cartaceo è un'esperienza che tutti dovrebbero saper apprezzare.
11. Cosa ne pensa della nuova frontiera rappresentata dall’audiolibro?
L'audio libro è uno strumento molto interessante per due motivi:
- l'ascolto è molto più efficace della lettura tramite supporto cartaceo o ebook
-permette anche a coloro che hanno delle disabilità visive di approcciarsi a letture di vario tipo.