1. Parliamo un po’ di Lei, dove è nato e cresciuto?
Sono nato a Pescara il 31 Dicembre del 1992, sono cresciuto in parte lì, ed in parte a casa dei miei nonni, in campagna. Un'infanzia profumata mi ha carezzato fin da subito; tra casa mia e dei miei nonni paterni e materni facendomi scoprire in tal modo i valori di amicizia, fratellanza e nobiltà d'animo. Forza della mia poetica è il senso di fanciullezza accostato ai valori di un tempo ormai trascorsi, che spesso ricamo nelle mie poesie e anche in questo primo romanzo.
2. Che libro consiglierebbe di leggere ad un adolescente?
Senza ombra di dubbio "David Copperfield" di Charles Dickens. Le ragioni sono molteplici per poterle esplicare con i mezzi a disposizione in questa intervista.
Però mi limito a dire che quando si parla di adolescenti, non si può non parlare di uno scrittore come Dickens che ha influenzato milioni di lettori; uno dei temi ricorrenti è proprio l'età adolescenziale e quindi citarlo se si parla di adolescenza mi sembra doveroso. E in tal modo suggerisco questa lettura capace di essere fortemente d'aiuto e ispirazione per i giovani.
3. Cosa pensa della progressiva perdita del libro cartaceo a favore dell’ eBook?
Rispondo così: l'opinione pubblica a riguardo del progresso tecnologico è favorevole o meno? Spesso nel corso del ‘900 si è data un'accezione fantascientifica/distorta al progresso. Mi verrebbe da citare "Fahrenheit 451" libro in cui tema cardine è proprio la società distorta che esercita una rottura della conoscenza diretta; altro titolo da citare sicuramente è "La bambina che salvava i libri". La conclusione è: se in una realtà normale si tende ad immaginare un futuro distorto, in una realtà opposta con quali mezzi nascosti e indiretti si andrebbe a fare ciò? Magari questo progresso tecnologico che sta sostituendo il cartaceo con il digitale non è poi così genuino come pensiamo. Forse il mio ragionamento può sembrare complottistico asserisco NO, se l'amore per le pagine profumate ed ingiallite dei nostri beniamini continueranno col tempo e verso il futuro!
4. La scrittura è un colpo di fulmine o un amore ponderato?
Ambe due le cose. La scrittura come la poesia, è una necessità. Sicuramente c'è chi scrive osservando, immaginando, amando il mondo. C'è chi scrive per colpi di genio o fulmine; c'è chi scrive proprio per la sua forma più emblematica secondo me: l'esternazione emotiva.
La poesia, come la pittura, la scultura e la creazione, è arte. Mi soffermo nel ricalcare l'etimologia "Dal lat. poësis, risalente al gr. poíēsis, der. di poiéō ‘faccio, produco"; e allorché la scrittura come la poesia può essere sofisticata e complessa, asserisco anche della sua versatilità nel suo essere puerile e semplice quindi più fruibile al lettore. È sbagliato essere classisti e dire <> come dire : <Tutti gli esseri umani hanno un'anima, sicché tutti gli esseri umani sono poeti e scrittori, vi dico che la scrittura è sia genio che ponderazione, in un’epoca che ha bisogno di maggiore condivisione e meno ostentazione.>
5. Cosa l’ha spinta a scrivere questo libro?
Il destino.
Il vento alle spalle della mia astronave poetica e della mia grande fantasia. Il destino mi ha concesso di fondere immaginazione a realtà, creandone il connubio perfetto. Il mio romanzo è davvero una mano fortunata al gioco del poker: la storia in parte autobiografica s'incastra a perfezione con le vite dei personaggi che compaiono.
Ci credereste se vi dicessi che ciò che scrivo nel libro in parte è davvero accaduto? Ho avuto modo e anche privilegio di unire in un connubio perfetto una storia fantasiosa e fiabesca alla realtà con un artificio letterario che lascerà il lettore con il fiato sospeso fino all'ultima pagina.
6. Quale messaggio vuole inviare al lettore?
Emozionati, e fai di tutto per far sì che gli altri si emozionino scoprendo la tua energia che viene riflessa dalle bellezze del nostro Universo.
Combatti per i tuoi sogni e credi nella bellezza della tua anima, l'unico strumento che ci collega all'Eternità.
La vita è dolore ma anche gioia immensa, se soffri, soffrirai o hai sofferto, il sole è sempre dietro le nubi.
Le armi più potenti per bere alla vita sono l'amicizia, la condivisione e l'amore, fai di tutto per nutrirti di questi valori.
La bellezza esteriore è una proiezione di quella interiore, come le stelle che ardono nel cielo, essendo seducenti proprio come il loro ardore.
Lo scopo della vita è l'amore universale: se la natura è amorevole ma non senziente, noi siamo amorevoli ma senzienti, con la capacità di amarci cognitivamente.
7. La scrittura era un sogno nel cassetto già da piccolo o ne ha preso coscienza pian piano nel corso della sua vita?
Spesso scherzando dico ai miei amici: <>
E quindi che altro aggiungere, la scrittura come detto poc'anzi, è la necessità di voler esternare le proprie emozioni agli altri e al mondo. Non l'ho mai vista come un sogno: la mia infanzia però lo è stata, vorrebbe forse dire che io scrivo soprattutto per i miei trascorsi adolescenziali, e quindi, ora che non sono più Peter Pan il mio nuovo sogno è la scrittura?
8. C’è un episodio legato alla nascita o alla scrittura del libro che ricorda con piacere?
Tutto scaturisce dall'amore provato per la vita. Anche la necessità di elaborare tematiche care di cui la malattia, la sofferenza e la morte.
Poi scrivere la "Cosmologia d'Estate" per me è stata un'avventura senza precedenti dove sono accadute innumerevoli vicende interessanti che necessitavano di essere narrate, tanto che per me era doveroso farlo.
9. Ha mai pensato, durante la stesura del libro, di non portarlo a termine?
No sinceramente. Ma non nascondo che per un periodo ho avuto il famoso blocco dello scrittore. Se posso permettermi di incoraggiare uno scrittore nascente: se mai dovessi trovarti dinanzi ad una pagina bianca, leggi. Prendi qualsiasi libro e leggilo. Con me ha funzionato.
10. Il suo autore del passato preferito?
Oh la mamma del mago più famoso degli adolescenti, di certo J.K. Rowling.
11. Cosa ne pensa della nuova frontiera rappresentata dall’audiolibro?
Molto utile soprattutto per chi purtroppo non può leggere a causa di una forza maggiore. Potrebbe comunque essere un passatempo rilassante da cui attingere in vacanza, al mare o in montagna. E comunque ritengo che le nuove frontiere tecnologiche possano essere di buon auspicio se sviluppate con discernimento e ponderazione.