1. Che cos’è per Lei scrivere, quali emozioni prova?
Per me scrivere è una valvola di sfogo, un aiuto a superare dei momenti a volte non facili, ogni volta è sempre un'emozione, è gratificante vedere tutti i pensieri che ho in testa scritti in una poesia, che poi può essere anche apprezzata.
2. Quanto della sua vita reale è presente in questo libro?
Quasi tutto quello che è scritto nel mio libro viene dalla mia vita reale, ci sono metafore, ci sono oggetti antropomorfizzati, ma l'idea stessa di dare voce a degli oggetti viene dalla mia vita reale, così come poesie più profonde, come "l'ombra di mio padre" raccontano proprio la mia vita.
3. Riassuma in poche parole cosa ha significato per Lei scrivere quest’opera.
Per me è stata un'emozione indescrivibile, ogni giorno scrivevo una poesia, ed ogni giorno provavo una sorta di gioia incredibile, difficile da spiegare a parole, ma è stata un'emozione unica, ogni poesia ha un suo percorso ed una sua vita.
4. La scelta del titolo è stata semplice o ha combattuto con se stesso per deciderlo tra varie alternative?
È stato piuttosto semplice, ero combattuto con un altro titolo, ma grazie al titolo di una poesia ho potuto scegliere con tranquillità questo titolo.
5. In un’ipotetica isola deserta, quale libro vorrebbe con sé? O quale scrittore? Perché?
Vorrei più di un libro, mi piacerebbe avere la quadrilogia di Carlos Ruiz Zafòn, sono dei libri che mi hanno cambiato la vita, come scrittore mi piacerebbe Nicholas Sparks e George R. R. Martin, il primo perché amo la leggerezza dei suoi testi, senza però scadere nel banale, il secondo perché ha reinventato il genere fantasy, un genere che amo.
6. Ebook o cartaceo?
Cartaceo, il profumo della carta è imbattibile.
7. Quando e perché ha deciso di intraprendere la carriera di scrittore?
Ho iniziato a scrivere a quindici anni, in un momento della mia vita abbastanza complicato, l'adolescenza è una cosa bellissima, ma è anche difficile da vivere, grazie ad un mio amico fraterno, ho iniziato a sfogare le mie frustrazioni su un foglio di carta, rigorosamente in rima, dopo anni di testi banali, eccomi qui.
8. Come nasce l’idea di questo libro? Ci racconterebbe un aneddoto legato alla scrittura di questo romanzo?
L'idea sembrerà strano è nata da una conversazione con mia sorella, avevo il blocco dello scrittore, non volevo più scrivere di me stesso, così mia sorella mi ha consigliato di scrivere su cose inanimate, una mattina stavo facendo colazione con mia figlia, lei ha preso un biscotto e lo ha inzuppato nel latte, dopo un morso lo ha lasciato a sciogliere su un fazzoletto, da lì mi è partita l'ispirazione, ho scritto la poesia "La mia vita da biscotto" dopo averla fatta leggere e dopo aver ricevuto qualche apprezzamento, ho deciso di continuare su quella strada, fino ad arrivare al libro.
9. Cosa si prova a vedere il proprio lavoro prendere corpo e diventare un libro?
È un'emozione indescrivibile che mai avrei pensato di provare, una soddisfazione veramente grande.
10. Chi è stata la prima persona che ha letto il suo libro?
Sembrerà strano ma il libro nel suo intero non l’ha letto mai nessuno, prima della casa editrice, le poesie contenute invece le ho scritte su un sito di poesie, appena ho realizzato che ai più, piacevano, ho inviato il libro alla casa editrice.
11. Cosa ne pensa della nuova frontiera rappresentata dall’audiolibro?
Credo sia un'ottima opportunità, soprattutto per chi non ha molto tempo a disposizione per leggere, penso a chi lavora magari tutto il giorno e la sera è troppo stanco, o anche per chi non è un grandissimo accanito di lettura, ma è curioso di sapere i contenuti, credo sia un’ottima innovazione.