1. Parliamo un po’ di Lei, dove è nato e cresciuto?
A Grotte, un paesino posto in collina vicino ad Agrigento (10 min), alla valle dei templi e vicino al mare.
2. Che libro consiglierebbe di leggere ad un adolescente?
“Le metamorfosi” di Kafka e “Generazione TVB” di Tiziana Iaquinta.
3. Cosa pensa della progressiva perdita del libro cartaceo a favore dell’ eBook?
Per me il libro cartaceo è sempre importante però l'eBook ha il vantaggio di una maggiore diffusione delle opere.
4. La scrittura è un colpo di fulmine o un amore ponderato?
Ho sempre voluto scrivere ma non ho mai avuto il tempo di farlo.
5. Cosa l’ha spinta a scrivere questo libro?
Il desiderio di trasmettere il messaggio.
6. Quale messaggio vuole inviare al lettore?
La meditazione non come fine ma come mezzo per preparare l'azione.
7. La scrittura era un sogno nel cassetto già da piccolo o ne ha preso coscienza pian piano nel corso della sua vita?
Era un sogno nel cassetto già da piccolo che, come detto prima, non ho potuto realizzare.
8. C’è un episodio legato alla nascita o alla scrittura del libro che ricorda con piacere?
Nell'estate del 1970 libero dalla scuola e da pensieri ho praticato lo yoga fisico e mentale sperimentando i vantaggi della meditazione che mi ha apportato benefici fisici e mentali e mi ha dato l'energia necessaria per realizzare i miei progetti.
Questa esperienza mi ha cambiato in positivo ed anche se dopo quella estate non ho più raggiunto l'apice della meditazione l'entusiasmo ricevuto mi ha sempre accompagnato nella vita.
infatti la prima parte del libro è stata scritta entro il 1975, le altre parti sono venute fuori molto dopo piano piano come qualcosa che usciva fuori più lentamente da quella esperienza fondamentale ed anche perché soprattutto per l'ultima parte erano necessari concetti di medicina, psicologia e filosofia che prima non possedevo.
9. Ha mai pensato, durante la stesura del libro, di non portarlo a termine?
Sì per le eventuali critiche ed anche per tenere egoisticamente il messaggio per me.
10. Il suo autore del passato preferito?
Manzoni.
11. Cosa ne pensa della nuova frontiera rappresentata dall’audiolibro?
Penso che sia uno strumento positivo soprattutto per i non vedenti ma anche per chi non ha molto tempo per leggere.