Questo sito o gli strumenti terzi da questo utilizzati si avvalgono di cookie necessari al funzionamento ed utili alle finalità illustrate nella cookie policy. Se vuoi saperne di più o negare il consenso a tutti o ad alcuni cookie, consulta la cookie policy.Chiudendo questo banner, scorrendo questa pagina, cliccando su un link o proseguendo la navigazione in altra maniera, acconsenti all’uso dei cookie.

BookSprint Edizioni Blog

20 Lug
Vota questo articolo
(0 Voti)

Intervista all'autore - Mauro Proni

1. Ci parli un po' di Lei, della Sua vita. Da dove viene? Come e quando ha deciso di diventare scrittore?
Sono nato 43 anni fa in un capoluogo di provincia lombardo e ho condotto una vita normalissima fino al 2005 almeno. È stato l'anno in cui ho cominciato a viaggiare. In aereo o in macchina, il viaggio per me rappresentava un'occasione di scoprire. Sono sempre stato curioso, fin da bambino. Poi si cresce e si diventa osservatori. Ho cominciato a scrivere poco dopo per un magazine online di viaggi e, se ci penso, ricordo che avevo ancora tanto da imparare!
 
2. Nell’arco della giornata qual è il momento che dedica alla scrittura?
Non si può programmare il momento in cui scrivere, io lo faccio quando sono ispirato. A volte mi capita di vedere cose che mi colpiscono a tal punto da prendere degli appunti sul mio cellulare, anche sotto forma di traccia audio, che poi traduco in un articolo per il mio blog o in qualcosa di più complesso. Mi è successo mentre ero sul bus, al supermercato o sdraiato sul letto a guardare il soffitto. Non si può pensare di scrivere "dalle... alle", per me scrivere significa trasformare in parole una riflessione. E non si può programmare di riflettere.
 
3. Il suo autore contemporaneo preferito?
Tiziano Terzani, senza se e senza ma. È l'autore che ha ispirato i miei viaggi in Asia e la mia voglia di scoprire. Terzani è stato testimone di un mondo che non c'è più e lo ha raccontato da protagonista, non da dietro una scrivania come fanno molti giornalisti oggi. Questo è importante. Vivere quello che si scrive è l'unico modo per non sembrare banali.
 
4. Perché è nata la sua opera?
Nel 2012 ho fatto un viaggio che mi ha tenuto lontano da casa sei mesi, complice la cessazione dell'impresa per cui lavoravo. Viaggiando, ho scoperto un mondo diverso, possibile, che mi ha portato a fare confronti quotidiani con il nostro stile di vita. Un giorno ho pensato che tutto ciò avrebbe potuto essere un'occasione per far riflettere e così, mentre ero a bordo di un battello che solcava il Mekong, ho preso un pezzo di carta e ho cominciato a buttare giù qualche idea.
 
5. Quanto ha influito nella sua formazione letteraria il contesto sociale nel quale vive o ha vissuto?
Se penso alla scuola, ben poco. Non mi piacevano le letture imposte dai programmi didattici, le trovavo distanti da me, dalla mia vita e dal mio mondo. La vera molla è scattata quando ho cominciato a viaggiare in Europa. Ho conosciuto altre realtà e ho capito - sembra una banalità, ma non lo è affatto - che la provincia italiana non è al centro del mondo. Ma è una cosa difficile da capire se non si è viaggiato tanto.
 
6. Scrivere è una evasione dalla realtà o un modo per raccontare la realtà?
Io sono una persona molto pragmatica. Per me la scrittura è raccontare la realtà, anche ironicamente. Non riesco a concepire la lettura di un romanzo che "faccia sognare". Penso che sarei un pessimo scrittore di fantasy! Leggere dovrebbe aiutare a interpretare meglio il nostro tempo, non a proiettare il lettore in un mondo che non esiste. È pericoloso: si rischia di creare generazioni di sognatori. E il mondo, purtroppo, è tremendamente reale.
 
7. Quanto di lei c’è in ciò che ha scritto?
Molto, ma non tutto. Mettersi completamente a nudo non è facile. Nel libro racconto quello che ho vissuto durante il mio viaggio confrontandolo e interpretandolo alla luce della mia storia, quella di un impiegato pendolare che si alzava alle sette per raggiungere l'ufficio e rientrava la sera, in attesa che la ruota della monotonia riprendesse a girare.
 
8. C’è qualcuno che si è rilevato fondamentale per la stesura della sua opera?
Tutte le persone che ho incontrato e che menziono nel libro (spesso cambiandone i nomi per ragioni di riservatezza) sono state fondamentali. Sono stati loro a farmi capire che il viaggio che stavo facendo era la scelta giusta e che quell'esperienza mi avrebbe cambiato per sempre.
 
9. A chi ha fatto leggere per primo il romanzo?
A un amico giornalista, che me lo ha cassato senza mezzi termini. Andava riscritto. Non avevo trovato il piglio giusto, diceva lui. Mi disse che dovevo trovare una storia da raccontare perché la cronistoria di un viaggio non interessa a nessuno. Ci ho messo un po' a capire che quella storia avrei dovuto essere io, con il mio passato di cui ero insoddisfatto e il futuro che mi stavo costruendo.
 
10. Secondo lei il futuro della scrittura è l’ebook?
Credo di sì perché il mondo è sempre più digitale. L’eBook costa meno, non occupa spazio e soprattutto è immediatamente disponibile. Per chi vive all’estero, inoltre, è l’unico modo per leggere libri commercializzati in Italia. 
 
11. Cosa ne pensa della nuova frontiera rappresentata dall’audiolibro?
Rabbrividisco solo al pensiero che un libro possa trasformarsi in una traccia audio. Il libro non è una canzone che, a sua volta, non è un film. Eppure questo magma indistinto di impulsi mediatici sta prendendo piede sempre di più. La gente non legge più. Youtube ha soppiantato i blog. Ora gli audiolibri sostituiranno i libri: spero vivamente di no.
 

Acquista il Libro sul nostro ecommerce

 

 

Sabato, 20 Luglio 2019 | di @BookSprint Edizioni

Lasciaun commento

Questo blog non rappresenta una testata giornalistica in quanto viene aggiornato senza alcuna periodicità.
Non può pertanto considerarsi un prodotto editoriale ai sensi della legge n. 62 del 7.03.2001

I contenuti e i pareri espressi negli articoli sono da considerarsi opinioni personali degli autori che
non possono impegnare pertanto l’editore, mai e in alcun modo.

Le immagini a corredo degli articoli di questo blog sono riprese dall’archivio Fotolia.

 

BookSprint Edizioni © 2023 - Tel.: 0828 951799 - Fax: 0828 1896613 - P.Iva: 03533180653

La BookSprint Edizioni è associata alla AIE (Associazione Italiana Editori)