1. Ci parli un po' di Lei, della Sua vita. Da dove viene? Come e quando ha deciso di diventare scrittore?
Nata e cresciuta a Pavia, provengo da una formazione socio-psico-pedagogica, che mi ha permesso di acquisire competenze per conoscere meglio le persone e sviluppare empatia e sensibilità.
La decisione di diventare scrittrice c’è stata fin da piccola ma si è concretizzata anni fa attraverso gli “short stories” delle certificazioni di inglese.
2. Nell’arco della giornata qual è il momento che dedica alla scrittura?
Non c’è un momento preciso, ma sicuramente alla sera prima di addormentarmi.
3. Il suo autore contemporaneo preferito?
Il mio autore contemporaneo preferito è Alessandro D’Avenia.
4. Perché è nata la sua opera?
Questa opera è nata come conseguenza del secondo volume.
5. Quanto ha influito nella sua formazione letteraria il contesto sociale nel quale vive o ha vissuto?
Il contesto sociale nel quale vivo penso che abbia influito molto perché mi ha permesso di maturare i valori umani che ho trasmesso ai personaggi dei romanzi.
6. Scrivere è una evasione dalla realtà o un modo per raccontare la realtà?
Per me scrivere è un modo di evadere la realtà, servendomi della fantasia attraverso la descrizione di mondi e personaggi immaginari.
7. Quanto di lei c’è in ciò che ha scritto?
Parecchio, soprattutto riguardo la musica.
8. C’è qualcuno che si è rilevato fondamentale per la stesura della sua opera?
Mio marito.
9. A chi ha fatto leggere per primo il romanzo?
Mio marito, che mi ha fornito preziosi suggerimenti.
10. Secondo lei il futuro della scrittura è l’ebook?
Sì, perché tra i vari motivi l’ebook permette di raggiungere un numero maggiore di persone, si possono scaricare libri gratis, se troviamo un pezzo interessante possiamo selezionarlo e inviarlo ad amici e parenti.
11. Cosa ne pensa della nuova frontiera rappresentata dall’audiolibro?
L’audiolibro è un ottimo mezzo che non solo raggiunge un vasto numero di lettori, ma permette di avvicinarsi ad una forma diversa di lettura.