1. Parliamo un po’ di Lei, dove è nata e cresciuta?
Sono nata e cresciuta a Salerno. La ritengo la mia casa in tutto e per tutto.
2. Che libro consiglierebbe di leggere ad un adolescente?
Non Twilight ... ma seriamente consiglierei di leggere quello che per loro è interessante.
3. Cosa pensa della progressiva perdita del libro cartaceo a favore dell’ eBook?
Penso che l'ebook sarà anche il futuro, ma certe gioie le si possono apprezzare solo con i libri cartacei, come l'odore della carta o la soddisfazione di vedere una libreria piena e vantarsi di essere un gran lettore.
4. La scrittura è un colpo di fulmine o un amore ponderato?
Ponderato, ma lo chiamerei più amore e odio. Non per la scrittura in generale, ma per me che sono una casinista e disordinata quando scrivo a ruota libera.
5. Cosa l’ha spinta a scrivere questo libro?
Risale tutto a quando avevo 15 anni *parte il flashback* e avevo scoperto il mio altro amore Youtube: e quella che è la mia famiglia di Youtube, un gruppo di ragazzi che pubblicava video tra loro a tema disney e ... beh in parole povere allora facevano serie su youtube con spezzoni e immagini di film disney e non, per creare le nostre storie. Lì ho creato Magic Diary, che purtroppo ho cancellato, la mia serie di Youtube che praticamente è la versione grezza di "Cronache del tempo e della magia", tuttavia avendo delle gravi insufficienze a scuola dovevo dedicarmi maggiormente agli studi e non hai video. Per questo ho dovuto arenare la serie. Ma dopo alcuni anni di riflessione, leggendo altre opere eccetera, ho capito che la mia passione delle storie non poteva essere arenata. Così ho iniziato a scrivere che potesse parlare a qualcuno, un libro forse? Anzi un'intera serie. La mia sete di storie, la mia predisposizione... più un qualche intervento... anche dall'esterno (?) mi ha spinta a non smettere mai di creare storie.
6. Quale messaggio vuole inviare al lettore?
Siamo tutti in grado di soffrire, di provare emozioni, di empatizzare, ma l'importante è accettare questi lati di noi e migliorarsi quanto è possibile.
7. La scrittura era un sogno nel cassetto già da piccolo o ne ha preso coscienza pian piano nel corso della sua vita?
Credo la seconda, perché da piccola a scrivere quello che volevano gli altri mi seccavo, e quindi mi seccavo a anche scrivere da sola (sono stramba lo so), mi interessava solo inventare storie, oltre alle altalenanti affermazioni "da grande voglio fare la principessa" o "la cameriera" o "la veterinaria" o "l'archeologa" eccetera ...
8. C’è un episodio legato alla nascita o alla scrittura del libro che ricorda con piacere?
Tutte le volte che mi chiedevano (e mi chiedono) il titolo del libro. Col tempo è diventato fastidioso perché di carattere non mi piace ripetere, ma la soddisfazione che c'è qualcuno a cui possa interessare c'è sempre.
9. Ha mai pensato, durante la stesura del libro, di non portarlo a termine?
Sempre. Ma non ho mai demorso.
10. Il suo autore del passato preferito?
Nessuno in particolare.
11. Cosa ne pensa della nuova frontiera rappresentata dall’audiolibro?
Sono una grande sostenitrice degli audio libri. Basta che abbino le voci giuste a raccontarle. Tuttavia, sentire leggere è una cosa, leggere è un'altra e sono tutte e due bellissime. Non bisogna rinunciare a nessuna di esse.