1. Che cos’è per Lei scrivere, quali emozioni prova?
Per me, scrivere, significa essere quello che sono. Ho un intero mondo
dentro la mia testa che grida di uscire fuori. Amo le parole, le metafore; cerco l'inspirazione dappertutto.
2. Quanto della sua vita reale è presente in questo libro?
Niente della mia vita è presente in questa storia.
3. Riassuma in poche parole cosa ha significato per Lei scrivere quest’opera.
"Opera" è una grande parola. Prima vediamo cosa dicono i lettori, poi possiamo denominarla.
Scrivere questa storia è stata una provocazione. Sono contenta che l’ho scritta. Sono più che curiosa di vedere l'impatto che avrà sulle donne e non solo.
4. La scelta del titolo è stata semplice o ha combattuto con se stesso per deciderlo tra varie alternative?
Oscillavo tra un altro titolo e questo ma alla fine ho scelto quello che mi sembrava che esprimesse più la storia.
5. In un’ipotetica isola deserta, quale libro vorrebbe con sé? O quale scrittore? Perché?
Qui, è difficile scegliere. Io amo leggere, amo i libri, la poesia. Mi piacciono tanti scrittori.
Se, fossi forzata a scegliere, sceglierei Fernando Pessoa e le sue belle parole.
6. Ebook o cartaceo?
Mi piace il cartaceo. Non trovo un piacere più grande che sfogliare un bel libro. Il profumo di carta... sulla carta posso sottolineare quello che mi impressiona di più.
7. Quando e perché ha deciso di intraprendere la carriera di scrittore?
Avevo 17 anni quando ho scarabocchiato per la prima volta qualche pensiero, ma non ho mai avuto il coraggio da far leggere a qualcuno le mie frasi. Quindi, posso dire che tanti anni ho scritto solo per me, poi ho conosciuto una persona con cui ho cominciato a condividere quello che scrivevo.
8. Come nasce l’idea di questo libro? Ci racconterebbe un aneddoto legato alla scrittura di questo romanzo?
Un aneddoto non mi viene in mente, ma posso raccontarvi che l'idea mi è venuta durante un corso che facevo. All’inizio pensavo di scrivere un’altra cosa, poi durante la scrittura ho cambiato tutto.
9. Cosa si prova a vedere il proprio lavoro prendere corpo e diventare un libro?
Bella domanda! Provo tante emozioni: gioia, soddisfazione e ansia perché ancora non conosco l'impatto sui lettori. Spero che piacerà.
10. Chi è stata la prima persona che ha letto il suo libro?
La mia cara amica. È stata lei a incoraggiarmi a mandare la mia storia a voi. Se non fosse stato per lei, la storia sarebbe rimasta dentro il mio computer.
11. Cosa ne pensa della nuova frontiera rappresentata dall’audiolibro?
Il mondo cambia. Noi cambiamo. Non possiamo rimanere sulla stessa strada. Dobbiamo viaggiare.