1. Ci parli un po' di Lei, della Sua vita. Da dove viene? Come e quando ha deciso di diventare scrittore?
Sono nata e vivo a Procida, piccola e bellissima isola nel golfo di Napoli, il mio Eden. L'amore per la scrittura è nata ancor prima che io imparassi a scrivere, in età prescolare volli imparare per poter scrivere poesie.
2. Nell’arco della giornata qual è il momento che dedica alla scrittura?
Non c'è un momento preciso durante il giorno in cui mi dedico alla scrittura, quando sono libera dal lavoro e mi ritrovo in pace con me stessa ogni momento è buono, l'importante è che io riesca a sentire chiaro il brusio dei miei pensieri.
3. Il suo autore contemporaneo preferito?
In generale preferisco i classici, da sempre ho adorato Borges, anche se non disdegno la letteratura contemporanea. Ho molta stima per Hosseini, mi diverte l'humour di Pennac, ma in generale non penso di avere un autore preferito.
4. Perché è nata la sua opera?
La mia opera è nata perché ho sempre avuto una sensibilità particolare che si lascia risucchiare da alcuni luoghi e dalle vite presenti e passate di questi, così ho pensato di raccontare questa peculiarità, a dire il vero non sempre del tutto piacevole, attraverso un personaggio inventato, un alter ego che un po' mi somigliasse ma non troppo...
5. Quanto ha influito nella sua formazione letteraria il contesto sociale nel quale vive o ha vissuto?
L'amore per la lettura sicuramente è stata incentivata dal fatto che a casa mia sin da piccola ricevevo in dono, parimenti ai giocattoli, libri, penso però che la mia formazione in seguito sia stata dettata dalla mia particolare sensibilità e curiosità quasi patologica!
6. Scrivere è una evasione dalla realtà o un modo per raccontare la realtà?
Scrivere per me è un modo di raccontare la realtà, ma non quella esteriore, quella che si agita dentro di noi, ricordi, stati d'animo, visioni...
7. Quanto di lei c’è in ciò che ha scritto?
Da quanto già detto, nella mia opera c'è molto della mia sensibilità, niente della mia biografia.
8. C’è qualcuno che si è rilevato fondamentale per la stesura della sua opera?
Le persone che mi sono vicine mi hanno sempre incoraggiata a scrivere ma quest'opera l'ho portata avanti tutto sommato in solitaria.
9. A chi ha fatto leggere per primo il romanzo?
Le prime persone a cui ho dato da leggere il romanzo sono state mia sorella e un mio carissimo amico, da sempre un po' il supervisore delle cose che scrivo e del cui parere mi fido molto.
10. Secondo lei il futuro della scrittura è l’ebook?
Spero che il futuro della scrittura sia sempre la lettura non importa il mezzo, io preferisco il cartaceo, l'odore della carta, ma l'ebook è sicuramente uno strumento da non sottovalutare, le nuove generazioni hanno molto meno romantico legame con la carta!
11. Cosa ne pensa della nuova frontiera rappresentata dall’audiolibro?
Dell'audiolibro penso sicuramente bene, permette a chi non può fermarsi a leggere per qualche motivo, come ad esempio guidare, di ascoltare una storia, tiene compagnia. E' sempre bello ascoltare qualcuno che narra, anche se oggi c'è la mediazione della tecnologia che però alla fine può rivelarsi una piacevole comodità.