1. Parliamo un po’ di Lei, dove è nato e cresciuto?
Sono nato e cresciuto a Caltagirone, una cittadina molto calorosa e piacevole in provincia di Catania.
2. Che libro consiglierebbe di leggere ad un adolescente?
La scelta non può che ricadere su "Il giovane Holden" in quanto credo sia una romanzo rivoluzionario che non può sicuramente lasciare un ragazzo senza che questi faccia una riflessione.
3. Cosa pensa della progressiva perdita del libro cartaceo a favore dell’ eBook?
Penso che il Nuovo, se ponderato bene, è sempre meglio del Vecchio.
4. La scrittura è un colpo di fulmine o un amore ponderato?
La scrittura si ha dentro fin da piccoli, ma può accadere che la vita può portare a scrivere anche in età avanzata.
5. Cosa l’ha spinta a scrivere questo libro?
La voglia di narrare cos'è la Vita per me.
6. Quale messaggio vuole inviare al lettore?
Voglio comunicare al lettore una speranza, una speranza che non va mai persa.
7. La scrittura era un sogno nel cassetto già da piccolo o ne ha preso coscienza pian piano nel corso della sua vita?
Sinceramente è stato un sogno fin da piccolo, ma crescendo ci si rende conto quando è meglio abbandonare un sogno o continuare a seguirlo.
8. C’è un episodio legato alla nascita o alla scrittura del libro che ricorda con piacere?
Una lezione di liceo, la professoressa di greco parlava della teichoscopia e io ho dato questo titolo alla mia opera.
9. Ha mai pensato, durante la stesura del libro, di non portarlo a termine?
No, ho sempre pensato di finire il lavoro.
10. Il suo autore del passato preferito?
Marcel Proust.
11. Cosa ne pensa della nuova frontiera rappresentata dall’audiolibro?
Come ho già risposto per l'e-book, il Nuovo se ponderato è sempre meglio del Vecchio.