1. Che cos’è per Lei scrivere, quali emozioni prova?
Scrivere, per me, è come liberarsi dai fatti quotidiani, dai problemi, dalle invidie, dalle cattiverie che ogni giorno riempiono la nostra vita.
2. Quanto della sua vita reale è presente in questo libro?
Al cento per cento tutto quello che ho scritto è la pura e sacrosanta verità.
3. Riassuma in poche parole cosa ha significato per Lei scrivere quest’opera.
Una soddisfazione personale, mentale e psicologica!
4. La scelta del titolo è stata semplice o ha combattuto con se stesso per deciderlo tra varie alternative?
È stata semplicissima e immediata, senza remore e dubbi!!
5.In un’ipotetica isola deserta, quale libro vorrebbe con sé? O quale scrittore? Perché?
Sempre in un’ipotetica isola deserta, vorrei avere con me, lui, il Re dell’avventura, Omero!
6. Ebook o cartaceo?
Senz’altro cartaceo, alla vecchia maniera.
7. Quando e perché ha deciso di intraprendere la carriera di scrittore?
L’idea di scrivere, come ho detto pocanzi, l’ho sempre avuta, è un dono naturale, semplice e immediato!!
8. Come nasce l’idea di questo libro? Ci racconterebbe un aneddoto legato alla scrittura di questo romanzo?
L’idea, è, di regalare a tutti voi, cari lettori, un paio d’ore di avventure e viaggi mentali fantastici.
L’aneddoto, risale a un paio di anni prima di rientrare in Italia, quando la mia ex-convivente mi esortava, siccome ho il pregio della scrittura, a buttare giù dei fogli, che raccontassero l’avventura, appunto di questa nostra vita in Costa Rica.
9.Cosa si prova a vedere il proprio lavoro prendere corpo e diventare un libro?
Non ne ho esperienza, ma assomiglia molto alla nascita del primo figlio, è un qualcosa di… sublime… e unico!!
10.Chi è stata la prima persona che ha letto il suo libro?
Mia madre, Graziella Filippi.
11. Cosa ne pensa della nuova frontiera rappresentata dall’audiolibro?
La risposta è uguale alle altre, cinque per cento!