1. Parliamo un po’ di Lei, dove è nata e cresciuta?
Alma significa “anima”, invece mulier deriva dal latino e significa “donna”. Non si tratta di un nome vero e per il momento non desidero rivelarne le ragioni.
2. Nell’arco della giornata qual è il momento che dedica alla scrittura?
Sono convinta che sia durante la notte, poco prima di prendere sonno che nascono le idee ed è proprio per evitare di perderle che tengo, sempre sul mio comodino, un piccolo quaderno. È cosi che, di solito, catturo quello che il giorno seguente, una volta trovato un momento libero, diventa scrittura.
3. Cosa pensa della progressiva perdita del libro cartaceo a favore dell’ eBook?
Mi distrugge l’idea di un mondo senza librerie, ma comprendo l’esigenza di mantenere viva la passione per la lettura. In un’era infatti, in cui il digitale rende tutto più “degno di nota”, l’unico modo è fingere di cedere usandone il suo fascino, per regalarne per davvero.
4. La scrittura è un colpo di fulmine o un amore ponderato?
Esistono tanti amori diversi, come tanti sono i modi di scrivere.
5. Cosa si prova a vedere il proprio lavoro prendere corpo e diventare un libro?
È come rivelare a chiunque i propri segreti, non tanto perché in un libro si racconti di sé, ma perché si rende pubblico il proprio intrecciato pensiero. Si tratta di donare se stessi in ogni caso.
6. Ha mai pensato, durante la stesura del libro, di non portarlo a termine?
Nessun libro ha un vero punto finale, nessuna storia ha una definita fine.
7. Cosa ne pensa della nuova frontiera rappresentata dall’audiolibro?
È innegabile ritenere che desti sempre piacere ascoltare una storia, anche se mal raccontata.