1. Che cos’è per Lei scrivere, quali emozioni prova?
Una emozionante alternativa alla mia solita routine, se non fosse che, a volte, sento il bisogno di scrivere.
2. Quanto della sua vita reale è presente in questo libro?
Niente. Essendo avvocato, le questioni legali rappresentate nel libro fanno parte della mia vita professionale.
3. Riassuma in poche parole cosa ha significato per Lei scrivere quest’opera.
Una gran bella soddisfazione per me (perché riflette il mio amore per la montagna) e per i miei amici del CAI a cui dedico l'opera.
4. La scelta del titolo è stata semplice o ha combattuto con se stesso per deciderlo tra varie alternative?
Semplice, fin dalla prima idea.
5. In un’ipotetica isola deserta, quale libro vorrebbe con sé? O quale scrittore? Perché?
La Bibbia: in una situazione contingente come quella descritta dalla domanda, (penso ad un naufragio) bisogna pensare al "dopo".
Se invece andassi in vacanza su un’isola deserta, preferirei scrivere piuttosto che leggere.
6. Ebook o cartaceo?
Cartaceo per sempre.
7. Quando e perché ha deciso di intraprendere la carriera di scrittore?
Scrivo per passione da molti lustri.
8. Come nasce l’idea di questo libro? Ci racconterebbe un aneddoto legato alla scrittura di questo romanzo?
Da quarant’anni vado in vacanza in Trentino e quindi l'idea mi è nata su quelle montagne.
Il resto è pura fantasia che si è alimentata scrivendo.
9. Cosa si prova a vedere il proprio lavoro prendere corpo e diventare un libro?
Lo saprò quando lo vedrò in libreria. Per ora tutte le questioni amministrative, prima dell’uscita del libro, mi angosciano.
10. Chi è stata la prima persona che ha letto il suo libro?
Mia cognata, casalinga, amante dei romanzi.
11. Cosa ne pensa della nuova frontiera rappresentata dall’audiolibro?
Nulla: è una esperienza che non conosco.