1. Ci parli un po' di Lei, della Sua vita. Da dove viene? Come e quando ha deciso di diventare scrittore?
Il sogno di essere scrittrice è stato insito in me fin da giovane età, in quanto fin da piccola ogni evento che accadeva era motivo per me di ispirazione nello scrivere e non. Per quanto riguarda la mia figura ho ventun anni e gli ultimi quasi tre della mia vita non sono stati molto piacevoli: ho affrontato e sto affrontando molte difficoltà e lo scrivere mi aiuta a rimettere in ordine i pensieri e a sfogarmi. Vengo da un piccolo paesino veneto che mi ha molto influenzata nella scrittura nel corso della mia vita.
2. Nell’arco della giornata qual è il momento che dedica alla scrittura?
Scrivo molto per ispirazione, non c'è un momento specifico in cui preferisco dare inchiostro ai miei pensieri.
3. Il suo autore contemporaneo preferito?
In assoluto Richard Bach: "Johnatan Livingstone Seagull" mi ha accompagnata aprendomi nuovi orizzonti dal momento che ho cominciato a leggere ed all'età di diciotto anni ho scoperto tutti gli altri suoi libri che mi hanno letteralmente incantata.
4. Perché è nata la sua opera?
La mia opera è un insieme di poesie e racconti che sono stati raccolti e riesumati nel corso di anni fino a formare un vero e proprio libro. Nasce per portare al mondo un po' di me stessa.
5. Quanto ha influito nella sua formazione letteraria il contesto sociale nel quale vive o ha vissuto?
Mia madre mi ha trasmesso la passione per la cultura e la lettura, mio padre il talento nel saltare sempre agli occhi degli interessati. Grazie a loro sono qui, quindi direi che hanno molto influenzato la mia vita letteraria.
6. Scrivere è una evasione dalla realtà o un modo per raccontare la realtà?
Entrambe, lo scrittore esce dal mondo che noi conosciamo per guardarlo a trecentosessanta gradi e raccontarlo nei suoi più piccoli particolari.
7. Quanto di lei c’è in ciò che ha scritto?
Tutto. Nelle mie parole, frasi, poesie racconto sempre me stessa e cerco di trasmettere quanto più posso della mia storia e del mio vissuto.
8. C’è qualcuno che si è rilevato fondamentale per la stesura della sua opera?
Sicuramente il mio ragazzo, mi ha donato molta ispirazione e aiutarlo a studiare riprendendo in mano ciò che io non avevo potuto fare in ambito letterario ha arricchito di gran lunga la mia persona e la mia scrittura.
9. A chi ha fatto leggere per primo il romanzo?
Al mio vecchio professore di Italiano, per avere una sua opinione e una sua correzione.
10. Secondo lei il futuro della scrittura è l’ebook?
Credo molto nei libri cartacei, penso che non smetteranno mai di esistere. Anche se molti oramai preferiscono l'e-book, la buona carta è insostituibile.
11. Cosa ne pensa della nuova frontiera rappresentata dall’audiolibro?
Un buonissimo rimedio per chi non può vedere, in questo modo anche queste persone possono comunque "leggere" un libro.