1. Che cos’è per Lei scrivere, quali emozioni prova?
A mio parere, la scrittura costituisce parte integrante della mia psicologia e del mio punto di vista su ogni minimo dettaglio, dalla società alla politica odierna. Certamente lo scrivere ti arreca emozioni quali gioia, liberazione, serenità così come offre la possibilità di mettere in primo piano la propria opinione, nel saper emozionare e nel saper trasmettere dei valori o tematiche talvolta dimenticate.
2. Quanto della sua vita reale è presente in questo libro?
In ogni mia singola opera cerco di inserire una buona parte della mia vita reale tenendo sempre conto del lettore che è alla continua ricerca di qualcosa che lo coinvolga veramente. Tutto questo ovviamente con moderazione, inoltre l'uso di ironie e metafore è sempre efficace.
3. Riassuma in poche parole cosa ha significato per Lei scrivere quest’opera.
La stesura e la rispettiva pubblicazione del mio secondo romanzo ha comportato numerosi cambiamenti sia della mia psicologia sia dei miei punti di vista. Contiene sani valori ma allo stesso tempo si presenta come eventuale modello da seguire per il mondo adolescenziale.
4. La scelta del titolo è stata semplice o ha combattuto con se stesso per deciderlo tra varie alternative?
In verità è stata molto semplice visto che il titolo ("Vento di riscossa") contiene il principale termine su cui si fonda il libro. Si è rivelato tutto molto graduale con delle idee ben precise sin dall'inizio.
5. In un’ipotetica isola deserta, quale libro vorrebbe con sé? O quale scrittore? Perché?
Se dovessi esprimere un desiderio vorrei dialogare, anche se per un attimo, con il mio autore preferito, Victor Hugo. La psicologia del capofila della scuola romantica francese mi ha sempre affascinato e lo continua a fare poiché evoca emozioni che in me dapprima erano sepolte.
6. Ebook o cartaceo?
Ho sempre preferito il formato cartaceo visto che l'alternativa e-book si rivela per la maggior parte delle volte andare contro la natura della scrittura in senso stretto. Leggere un buon libro, sfogliarne le pagine, vederne il solco dell'inchiostro e sentirne l'odore, rappresenta qualcosa di sublime.
7. Quando e perché ha deciso di intraprendere la carriera di scrittore?
Sin da piccolo amavo leggere e scrivere racconti o storie nate sempre dalla mia fervida immaginazione così come ora visto che di giorno in giorno acquisisco maggiore maturità ed esperienza in ogni singola azione. Il mio obiettivo dunque è saper cercare di trasmettere seppur in maniera indiretta dei valori o delle tematiche trascurate o completamente dimenticate.
8. Come nasce l’idea di questo libro? Ci racconterebbe un aneddoto legato alla scrittura di questo romanzo?
Questo libro nasce certamente dalla mia esperienza formativa adolescenziale la quale mi ha donato la forza e l'ispirazione di raccontarla. Non ci sarebbe un vero e proprio aneddoto ma se dovessi sceglierne uno sceglierei: "Ogni impedimento è giovamento".
9. Cosa si prova a vedere il proprio lavoro prendere corpo e diventare un libro?
Vedere qualcosa che va in porto è senza dubbio soddisfacente e gratificante ma lo è ancora di più quando si riscuote dal pubblico la medesima reazione.
10. Chi è stata la prima persona che ha letto il suo libro?
Sono stati i miei genitori che si sono mostrati sin dal primo momento i primi veri critici. Mi donano costantemente numerosi consigli e spunti per vivere al meglio e di questo posso solo esserne riconoscente.
11. Cosa ne pensa della nuova frontiera rappresentata dall’audiolibro?
La nuova frontiera dell'audiolibro costituisce uno straordinario progresso e si presta come un'ottima alternativa per una lettura più vivace e meno noiosa in certi casi.