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BookSprint Edizioni Blog

13 Nov
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Intervista all'autore - Davide Gallo

1. Parliamo un po’ di Lei, dove è nato e cresciuto?
Nato a Capua, sono cresciuto e risiedo tutt'oggi a Mondragone, nel casertano, maturità classica, tre lauree tra cui Giurisprudenza e Relazioni Internazionali, collaboro presso una rivista culturale online. La ridente cittadina nella quale vivo è situata tra mare e collina lungo il confine tra Campania e Lazio, meta turistico-balneare alquanto appetibile per i vari bagnanti che assediano le spiagge d'estate, inoltre Mondragone è assai nota grazie alla produzione della mozzarella più saporita in Italia (quindi nel mondo?). Avendo la fortuna di vivere nelle vicinanze del mare ne approfitto volentieri per lunghe passeggiate nei pressi della zona costiera, godendo a pieno della sua aria genuina. Sono piuttosto iperattivo, tant'è che pratico costantemente sport, amo cinema e buona cucina, senza mai voler tralasciare ovviamente l'innata passione per la lettura, fedele mia compagna sin dai primi anni di infanzia.
 
2. Che libro consiglierebbe di leggere ad un adolescente?
Considerando che tutto risulta soggettivo ed opinabile, dovessi consigliare un testo su tutti ad un giovane adolescente, opterei per "Il giro del mondo in ottanta giorni" di Jules Verne, assai più di un semplice romanzo avventuroso. La storia risulta avvincente e ricca di pathos, i personaggi vengono caratterizzati così dettagliatamente dal genio creativo dello scrittore, che quasi paiono assumere vita, i dialoghi sono frizzanti, originali, conditi da immancabili battute e situazioni sopra le righe grazie ad un impareggiabile stile umoristico, vari i paesaggi, le etnie e culture... non ci si annoia mai. Il modo ideale per approcciarsi alla magia della lettura.
 
3. Cosa pensa della progressiva perdita del libro cartaceo a favore dell’ eBook?
Mi piange un po' il cuore nel dover affrontare tale argomento. Da un lato l' eBook consente notevole risparmio economico, comoda reperibilità favorita da immediatezza d'uso. Personalmente considero il libro quale fonte primaria a cui debba attingere qualsiasi lettore (e scrittore?) che si rispetti, ma l'eBook rappresenta la sua naturale evoluzione digitale, destinato pertanto ad affiancarsi ad esso nella selva della moderna editoria.
 
4. La scrittura è un colpo di fulmine o un amore ponderato?
Colpo di fulmine, amore a prima vista, freccia di Cupido... ed altre analoghe metafore che al momento non mi soggiungono a penna di tastiera. Divoro e fagocito libri, fumetti, riviste e quant'altro capiti alla mia attenzione sin da tenera età, non chiedo né pretendo altro che esser parte integrante, seppur nel mio piccolissimo, di questo mondo. Ciascuno possiede in sé un fuoco della passione alimentandolo secondo proprie capacità e scelte di vita, io... scrivo, e vivo di questo fuoco.
 
5. Cosa l’ha spinta a scrivere questo libro?
Mi sono spinto io solo, nel senso che la mia silloge poetica è venuta fuori di getto. Ogni singola poesia era già viva e presente dentro il mio animo come scultura nella nuda roccia, altro non restava da fare che scavare all'interno della metaforica roccia del mio inconscio, tra personali esperienze ed emozioni sopite troppo a lungo, il resto, ossia titoli, metrica, grammatica, rime, lunghezza dei componimenti e quant'altro, è risultato essere mero lavorio di contorno a qualcosa che già respirava e brillava di suo.
 
6. Quale messaggio vuole inviare al lettore?
Non pretendo inviare od "imporre" messaggio alcuno al lettore. Ciascuno ricava da sé il messaggio della poesia, interpretandola a proprio modo e ricavandone di conseguenza emozioni sue e soltanto sue. Quando approccio a scrivere mi prefiggo quale esclusivo obiettivo il riuscire a donare emozioni, poiché la poesia è semplicemente questo: l'insieme delle umane emozioni condensate in prosaici versi.
 
7. La scrittura era un sogno nel cassetto già da piccolo o ne ha preso coscienza pian piano nel corso della sua vita?
Più che un sogno nel cassetto, scrivere rappresentava il cassetto, anzi l'intero comodino, crescere maturando poi molteplici esperienze ne ha rafforzato ulteriormente tale mia innata convinzione. Leggo poesie, giornali e romanzi vari riflettendo tra me e me. Ascolto frasi di film e idem mi vien da pensare: Non è supponente arroganza letteraria, in quanto ho assoluto rispetto di qualsiasi scrittore e suo stile personale, ci mancherebbe, è solo l'incontrollabile desiderio di esprimersi raccontando a modo proprio qualsiasi situazione vissuta o in itinere. Son convinto lo stesso accada inevitabilmente a chiunque si trovi a leggere opere mie, augurandomi al contempo che in tanti vogliano leggerne e percepirne da esse le giuste vibrazioni positive.
 
8. C’è un episodio legato alla nascita o alla scrittura del libro che ricorda con piacere?
Un episodio preciso magari no, però senz'altro un movente tutt'altro che piacevole risiede nella prematura perdita avvenuta non molti mesi fa da parte di un caro amico nonché mio vecchio compagno di banco ai tempi del Liceo. Ho avvertito dopo qualche settimana dalla sua scomparsa l'impellente bisogno di sfogare tutta la frustrazione accumulata riversandola in poesia, ne è poi venuto fuori un brano di circa settanta versi dal titolo "Compagno di banco, amico mio caro...fa' buon viaggio", secondo quanto a lunghezza soltanto a "Solitudine estiva". Era il solo modo a me oramai rimasto per lanciargli un ultimo terreno saluto e ricordarlo al mondo. Da lì mi son detto , fino a quando non ho portato a termine tale mia personale silloge poetica dallo stile musical-filastroccheggiante.
 
9. Ha mai pensato, durante la stesura del libro, di non portarlo a termine?
Assolutamente mai e poi mai ho creduto di non riuscire a completare il libro in questione. Ci tenevo troppo a far pubblicare la mia raccolta di 380 poesie, ho scritto e riletto più e più volte i miei brani, e nemmanco per un singolo istante ho temuto che l'ispirazione potesse abbandonarmi proprio verso il finire dell'opera. Ero in piena trance agonistico-letteraria, una vera macchina sforna poesie in totale controllo.
 
10. Il suo autore del passato preferito?
Il nostro paese può vantarsi di avere generato scrittori nonché poeti dalle qualità eccelse ed ineguagliabili. Scelgo tra i tanti... Luigi Pirandello! Scrittore abbastanza contemporaneo, riguardo al periodo storico nel quale egli ha vissuto, rispetto ad altri mostri sacri. Di Pirandello ne ho sempre ammirato la irrisoria capacità nell'affrontare tematiche universali vivendo di racconti nazional-popolari, le sue storie risultano infatti assai distanti dall'aura di grandezza che intinge opere ben più pompose, ciò nulla toglie al loro assoluto valore letterario. Artista completo, in grado di caratterizzare al meglio i propri personaggi creandone contesti ad hoc nei quali farli interagire, quasi fossero ruggenti bestie che passeggiano e vivono liberamente tra le pagine, i dialoghi appaiono originali e sempre sul pezzo, lo stile è diretto, conciso e comprensibile, giungendo al cuore di chi legge senza troppi fronzoli letterari o simbolismi vari, piaccia o meno (ai più è piaciuto ed ancora piace) di modo che qualsiasi lettore possa goderne appieno il senso dell'opera.
 
11. Cosa ne pensa della nuova frontiera rappresentata dall’audiolibro?
Nonostante mi definisca un purista, ergo fedele al vecchio amato cartaceo, ben vengano, seppur col giusto dosaggio, gli Ebook, ancor meglio vengano gli audiolibri, i quali a mio modesto avviso potrebbero rappresentare la nuova frontiera del genere letterario, in particolare in campo poetico e romanzesco, facilitando così ascolto e comprensione di alcune opere e, perché no, valorizzando anche il talento dei giovani autori emergenti.
 
 
 

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Martedì, 13 Novembre 2018 | di @BookSprint Edizioni

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