3. Il suo autore contemporaneo preferito?
Caparezza, cantante, poeta, genio totale.
4. Perché è nata la sua opera?
Scrivo da parecchio, ma quando mi sono reso conto che siamo di passaggio su questo mondo, ho deciso di lasciare qualche traccia.
5. Quanto ha influito nella sua formazione letteraria il contesto sociale nel quale vive o ha vissuto?
Venendo da un piccolo paesino è facile cadere nei luoghi comuni, e io non sopporto i luoghi comuni, inteso anche a livello umano, non sopporto i luoghi comuni nelle persone, e notare tutte le incongruenze che ci stanno nel genere umano; ciò mi ha dato materiale per scrivere.
6. Scrivere è una evasione dalla realtà o un modo per raccontare la realtà?
Come già detto parlo di esperienze vissute, ci romanzo un po' sopra, ma non potrei scrivere o parlare di cose che non conosco.
7. Quanto di lei c’è in ciò che ha scritto?
Tutto quello che mi è successo da 24 anni a questa parte.
8. C’è qualcuno che si è rilevato fondamentale per la stesura della sua opera?
Tavolo, penne e tanti tanti fogli.
9. A chi ha fatto leggere per primo il romanzo?
Giusto a qualche amico.
10. Secondo lei il futuro della scrittura è l’ebook?
Nel 2018 è normale e giusto che la tecnologia abbia preso il sopravvento, ma io non riuscirei mai a leggere da uno schermo, rischierei di addormentarmi.
11. Cosa ne pensa della nuova frontiera rappresentata dall’audiolibro?
Penso che continuerò a leggere libri di carta.