1. Che cos’è per Lei scrivere, quali emozioni prova?
É una cosa naturale come bere un bicchiere di acqua. Un impulso primordiale atavico, un prolungamento della mente dei miei pensieri, delle mie paure e della mia rabbia. Uno sfogo terribilmente sincero e piacevolmente sincopato nella mia vita. Le emozioni che provo mentre scrivo sono come la felicità di un pazzo, il sorriso di un bimbo, la bellezza della marea.
2. Quanto della sua vita reale è presente in questo libro?
Praticamente totalmente. Io sono il libro e il libro è me. Corpo, sangue, carne, fogli e profumo di carta. Ogni parola, ogni frase è la realtà nella fantasia e la fantasia nella realtà.
3. Riassuma in poche parole cosa ha significato per Lei scrivere quest’opera.
1985. Aula di disegno. Prima superiore. Da lì in poi ho iniziato a scrivere questo libro e probabilmente mai mi fermerò. Questo libro ritma la mia vita e la vita di chi mi circonda, mi aiuta, mi fa sognare, diventare grande e mi dà spazio nello sfogare anche le tensioni più dure.
4. La scelta del titolo è stata semplice o ha combattuto con se stesso per deciderlo tra varie alternative?
Assolutamente istintiva durante un pranzo. Senza se e senza ma. Come nelle mie poesie scrivo istinto e di solito non correggo niente.
5. In un’ipotetica isola deserta, quale libro vorrebbe con sé? O quale scrittore? Perché?
Durissima domanda visto che leggo moltissimo.
Facciamo così tre libri:
-Qualsiasi cosa scritta da Ernesto Che Guevara
It di King
la casa degli spiriti di Isabelle allende
6. Ebook o cartaceo?
Cartaceo tutta la vita...
Non riesco davvero a leggere un libro su di un cristallo liquido.
7. Quando e perché ha deciso di intraprendere la carriera di scrittore?
Mai nel senso che non è una carriera ma un'espressione che tutti abbiamo chi più chi meno.
Io scrivo, una cucina, un altro uccide
La differenza sta nell'interpretazione del genio che è in ognuno di noi.
8. Come nasce l’idea di questo libro? Ci racconterebbe un aneddoto legato alla scrittura di questo romanzo?
Questa casa editrice mi ha fatto saltare quella molla nel cervello sempre chiusa e arrugginita.
Nella mia testa (un po’ andata) ci sarebbe il progetto di una trilogia di libri tutto è ben chiaro come un libro già stampato… E poi chissà…
Di questo libro posso dire che va di pari passo con la musica fonte totalmente ispiratrice… difatti molti titoli prendono nome da titoli di canzoni e poi vedrete che al fondo di ogni poesia c'è un consiglio di ascolto musicale.
9. Cosa si prova a vedere il proprio lavoro prendere corpo e diventare un libro?
Sono sincero… scrivo per me pensando agli altri. Per ora provo imbarazzo e rabbia per chi è molto più bravo di me e di molti e non può pubblicare niente.
Sono fortunato.
10. Chi è stata la prima persona che ha letto il suo libro?
Molti, nessuno, qualcuno.
11. Cosa ne pensa della nuova frontiera rappresentata dall’audiolibro?
Sono vintage adoro la tecnologia al servizio dell'uomo e della donna, non la dipendenza carnale dalla tecnologia.