1. Ci parli un po' di Lei, della Sua vita. Da dove viene? Come e quando ha deciso di diventare scrittore?
Sono sposata, ho quattro figli e uno in cielo. Ho sei nipoti. La mia vita è stata piena. Ho insegnato tanti anni nella scuola media e quando sono andata in pensione e i figli man mano andarono via, io ho incominciato a dipingere, ho la casa piena di quadri. Poi ho pubblicato due libri di poesia "Le stagioni della vita". In seguito ho pensato di scrivere la mia storia in terza persona, perché mi sentivo più libera, "Lisa- storia di una donna"; dopo questo libro ne ho scritto un altro, un thriller "Il dipinto. Il coraggio dei sentimenti". Senza quasi accorgermene ho continuato e oggi presento un romanzo un po' giallo, un po' thriller, un po' religioso :"Sospetti incrociati".
2. Nell’arco della giornata qual è il momento che dedica alla scrittura?
Tutti i momenti sono buoni, di solito il pomeriggio.
3. Il suo autore contemporaneo preferito?
Sono rimasta ai vecchi autori. Mi sono piaciuti: "Va' dove ti porta il cuore" della Tamaro, e qualcuno di Oriana Fallaci
4. Perché è nata la sua opera?
Ogni volta che sento di esprimermi, mi si affollano i pensieri che hanno la necessità di diventare parole.
5. Quanto ha influito nella sua formazione letteraria il contesto sociale nel quale vive o ha vissuto?
Certamente il posto in cui ho vissuto e quello in cui vivo hanno influito nella formazione letteraria.
6. Scrivere è una evasione dalla realtà o un modo per raccontare la realtà?
Non è evasione dalla realtà ma saperla conoscere e raccontare.
7. Quanto di lei c’è in ciò che ha scritto?
Certo non tutto è avulso dalla mia vita.
8. C’è qualcuno che si è rilevato fondamentale per la stesura della sua opera?
Penso, come sempre i consigli di mio marito.
9. A chi ha fatto leggere per primo il romanzo?
Ad un'amica.
10. Secondo lei il futuro della scrittura è l’ebook?
Non saprei, forse i giovani ne fanno più uso
11. Cosa ne pensa della nuova frontiera rappresentata dall’audiolibro?
É un'ottima cosa specialmente per gli ipovedenti.