Questo sito o gli strumenti terzi da questo utilizzati si avvalgono di cookie necessari al funzionamento ed utili alle finalità illustrate nella cookie policy. Se vuoi saperne di più o negare il consenso a tutti o ad alcuni cookie, consulta la cookie policy.Chiudendo questo banner, scorrendo questa pagina, cliccando su un link o proseguendo la navigazione in altra maniera, acconsenti all’uso dei cookie.

BookSprint Edizioni Blog

21 Set
Vota questo articolo
(1 Vota)

Intervista all'autore - Paolo Tolu

1. Che cos’è per Lei scrivere, quali emozioni prova?
Lo scrivere, prima ancora della lettura era già presente nel mio dna. L'emozione che si prova a scrivere è come eiaculare in senso metafisico, gioire per il periodo più creativo dell'opera che s'intende scrivere, infine soddisfatto per le idee, le riflessioni nel corpus letterario del romanzo creano la linfa per la prossima opera da editare.
 
2. Quanto della sua vita reale è presente in questo libro?
Della mia vita reale in questo libro c'è ben poco, anche se da alcuni passaggi della lettura del libro, si potrà notare una influenza autobiografica. Essendo dedicato al nipote è ovvio che qualche capitolo sia legato ai ricordi dell'infanzia dell'autore.
 
3. Riassuma in poche parole cosa ha significato per Lei scrivere quest’opera.
Scrivere un'opera è stata un'idea del nipote dell'autore, col quale ha condiviso le idee, l'architrave del romanzo, lo scopo di essere riuscito a carpire nel fondo dell'anima di un bambino, essendo figlio unico, desideroso di avere un fratellino.
L'dea dell'opera parte da lontano, una decina d'anni, quanto l'autore amava raccontare al piccolo nipotino le marachelle del pestifero fratellino Robertino, in realtà frutto di una invenzione letteraria.
 
4. La scelta del titolo è stata semplice o ha combattuto con se stesso per deciderlo tra varie alternative?
La scelta del titolo che era partita con "La storia di Robertino" l'autore d'accordo col nipote lungo il proseguo dell'opera è stata definitivamente decisa in "LegAmi".
 
5. In un’ipotetica isola deserta, quale libro vorrebbe con sé? O quale scrittore? Perché?
In una ipotetica isola deserta, mi viene in mente la Sardegna, mi piacerebbe completare un romanzo - il racconto della seconda parte della mia vita - post "Rivendita n.5" già edito dalla BookSprint quattro anni fa.
Gli scrittori a cui mi sono sempre ispirato sono Elio Vittorini, Dino Buzzati che ho avuto l'onore di conoscere, Roberto Sanesi e Vittorio Sgarbi. Quando la lettura di un romanzo o di un saggio di questi scrittori diventa scorrevole, vuol dire che la capacità di trasmettere delle emozioni influisce sulla lucidità intellettuale con cui un autore scrive un suo romanzo.
 
6. Ebook o cartaceo?
Per un problema squisitamente di odore, la carta comunica un sentimento, la si può stracciare. biffare, buttare nel cestino, allogare nel fondo di un cassetto per poi riprenderla più in là nel tempo per completare un romanzo.
È una forma tattile non di poco conto ad influenzare l'autore. Nella carta si opera un taglio, si sopprime un capitolo, si riscrive l'intera opera.
 
7. Quando e perché ha deciso di intraprendere la carriera di scrittore?
L'idea di scrivere il mio primo libro di poesie mi è venuta esattamente nel 1977, con prefazione del maestro Enrico Baj. Poi man mano mi sono venute altre idee, il modo scritturale più all'avanguardia, rispetto ai componimenti poetici di allora. Tant'è che nello stesso anno mi sono scritto alla SIAE come autore della parte letteraria.
 
8. Come nasce l’idea di questo libro? Ci racconterebbe un aneddoto legato alla scrittura di questo romanzo?
L'idea di questo romanzo nasce dalle fiabe raccontate dall'autore al nipotino sin da quando era piccolo. Contrapporre un fratellino birbante, pestifero ed arrogante nella vita familiare era diventato un elemento non più trascurabile, bisognava esorcizzare tutto ciò che di fattuale si mescolava nell'infanzia di Marco, accanto alla vita spericolata di Robertino, il fratellino immaginario.
 
9. Cosa si prova a vedere il proprio lavoro prendere corpo e diventare un libro?
Rimane, dopo tanto lavoro di ricerca, una grande fatica legata alla soddisfazione di avere creato un'opera letteraria senza dividerla con altri autori. Averla dedicata al nipote è stato ancora più gratificante.
 
10. Chi è stata la prima persona che ha letto il suo libro?
Il nipote Marco, a cui è dedicato il libro "LegAmi"
 
11. Cosa ne pensa della nuova frontiera rappresentata dall’audiolibro?
Penso che tutto sommato sia un novità nel mondo dell'editoria. Sembra essere più uno strumento di specialisti che non del lettore comune della strada.

 

Acquista il Libro sul nostro ecommerce

 

 

Mercoledì, 26 Settembre 2018 | di @BookSprint Edizioni

Lasciaun commento

Questo blog non rappresenta una testata giornalistica in quanto viene aggiornato senza alcuna periodicità.
Non può pertanto considerarsi un prodotto editoriale ai sensi della legge n. 62 del 7.03.2001

I contenuti e i pareri espressi negli articoli sono da considerarsi opinioni personali degli autori che
non possono impegnare pertanto l’editore, mai e in alcun modo.

Le immagini a corredo degli articoli di questo blog sono riprese dall’archivio Fotolia.

 

BookSprint Edizioni © 2023 - Tel.: 0828 951799 - Fax: 0828 1896613 - P.Iva: 03533180653

La BookSprint Edizioni è associata alla AIE (Associazione Italiana Editori)