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BookSprint Edizioni Blog

11 Ago
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Intervista all'autore - Mario Piccinini

1. Ci parli un po' di Lei, della Sua vita. Da dove viene? Come e quando ha deciso di diventare scrittore?
Sono estroverso e gioviale. Scherzo volentieri: forse fin troppo. Sono gentile e positivo. Mia madre Giuseppa era operaia alla manifattura tabacchi. Mio padre Felice era operaio addetto alla manutenzione alla RIV (Fiat). La scuola non era il mio forte. Il mio cervello era chiuso e nessuno mi insegnò come aprirlo. L’ho aperto io all’età di trentotto anni. In tempo di guerra non ho patito la fame, ma mi sono impegnato ad aiutare la famiglia. Sono leale. Se… mi assumo un impegno lo porto a termine ad ogni costo.
Ad una licenza al tempo del militare mia madre mi disse: “ Se mi prometti che non pensi di sposarti prima che abbiamo pagato i debiti, io e tuo padre avremmo deciso di costruire la casa sul terreno del nonno.”
“Vai tranquilla mamma. Quando inizi i lavori?” Gli ultimi cinquecentomila lire li pagai io di tasca mia. Era l’anno 1954.
Già lavoravo come imprenditore. Mia madre grazie a me ha coronato il suo sogno.
“Na casa tranquilla, an ni, an pugiol e giardin.” La sua vecchiaia era assicurata.
Mi sposai ed ebbi una figlia. Mi trasferii a Duomo Marina. Poi a San Bartolomeo e poi ad Imperia. Lavoravo per le case popolari, le poste e il telegrafo. Ed i vari comuni della provincia di Imperia. Mi duole dirlo ma dalla famiglia non ebbi un grande aiuto. Non appena ci fu un gruzzolo con una casa di proprietà, la moglie e la figlia se la sono presa e  venduta. Mi lasciarono solo con due gatti e due cani. I motivi non contano.- Queste esperienze negative mi spinsero a scrivere. Soprattutto quando nel gennaio del 1991 cessai la mia attività pressoché distrutto dallo stress e dalla fatica, compresi di poter dialogare con il figlio di Dio onnipotente. Gesù. Lui ogni volta mi dà i tre secondi quello di cui ho necessità. Per me e per il mio prossimo. 
Nello scrivere posso far partecipe il mio prossimo. Da bravo cristiano

2. Nell’arco della giornata qual è il momento che dedica alla scrittura?
Normalmente è alle prime ore dell’alba.

3. Il suo autore contemporaneo preferito?
Non ho autori preferiti. Non leggo. Al tempo dei tempi leggevo Salgari, il libro “Cuore”, i gialli che mi aiutavano ad addormentarmi. I pensieri del domani non erano di certo un distensivo.

4. Perché è nata la sua opera?
Mi sono sempre interessato alla politica però non ero un attivista. Il mio scontro politico lo ebbi con il parroco del paese in cui sono nato, “Bartoula” ed era il 1945-46. Il mio primo scopo era ed è quello di portare rimedio alle ingiustizie. Ho sempre cercato un politico per aprire un dialogo. Ma… non appena mi ascoltavano con più o meno cortesia mi toglievano la parola. Il mio libro è fatto di ricordi anche penosi.

5. Quanto ha influito nella sua formazione letteraria il contesto sociale nel quale vive o ha vissuto?
Il contesto sociale in cui ho vissuto l’ho chiamato “L’universalità della strada”. Racconto la realtà della vita e cerco in ogni modo di portare rimedio.

6. Quanto di lei c’è in ciò che ha scritto?
Molto… Tutti i miei sogni e le speranze di un giorno migliore.

7. Che libro consiglierebbe di leggere ad un adolescente?
La Bibbia, Il Vangelo, e di certo La società del terzo millennio.

8. C’è qualcuno che si è rilevato fondamentale per la stesura della sua opera?
No!

9. A chi ha fatto leggere per primo il romanzo?
Il romanzo completo nessuno lo ha mai letto. Essendo diviso in più parti qualche conoscente o amico ha letto uno o due capitoli.

10. Secondo lei il futuro della scrittura è l’ebook?
Non so cosa sia questo ebook. Sono fermamente fermo su di: “Le macchine al servizio dell’uomo. Non viceversa.”
L’aratro un tempo lo trainavano i buoi. Poi vennero i trattori, bene…. I buoi li abbiamo mangiati. Un giorno la grande fabbrica forte del progresso inventa il robot, il tipo che fa il lavoro di dieci operai. Però… gli operai a differenza dei buoi non li mangiamo, li dobbiamo mantenere. Il mio libro dà una grossa soluzione.

11. Cosa ne pensa della nuova frontiera rappresentata dall’audiolibro?
Scusatemi… non so di che cosa si parla.
 

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Martedì, 14 Agosto 2018 | di @BookSprint Edizioni

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