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BookSprint Edizioni Blog

09 Ago
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Intervista all'autore - Morena Botteghi

1. Che cos’è per Lei scrivere, quali emozioni prova?
Per me scrivere significa sviscerare emozioni e sentimenti, farne una elaborazione e trasmetterle a chi legge.
 
2. Quanto della sua vita reale è presente in questo libro?
É presente una parte molto importante della mia vita, una parte reale che costituisce la mia struttura psicoaffettiva anche se oggi, posso dire orgogliosamente, che si è un po’ modificata.
 
3. Riassuma in poche parole cosa ha significato per Lei scrivere quest’opera.
Ha significato rivivere emozioni e ricordi, andare a ripercorrere determinati momenti e capire che reazione avevo ad essi; il tutto per poter trasmettere qualcosa di chiaro e utile a chi legge.
 
4. La scelta del titolo è stata semplice o ha combattuto con se stesso per deciderlo tra varie alternative?
Il titolo mi è venuto spontaneamente; è stato un po’ difficile inserirlo in un contesto e fare in modo che esprimesse ciò che io volevo dire e ciò che volevo far capire, veramente.
 
5. In un’ipotetica isola deserta, quale libro vorrebbe con sé? O quale scrittore? Perché?
Su un' isola deserta credo che porterei con me un libro di Jodorwsky che non ho ancora terminato, ''I vangeli per guarire'', come punto di riferimento che potrei aprire in qualsiasi momento per leggerne parti importanti. Allo stesso tempo porterei alcuni libri di Florence Scovel Shinn, che sono improntati sull' uso della parola e il suo potere, come il Potere della Parola, Il Gioco della Vita, La Magia delle Parole. Questo perché esprimere in modo corretto ciò che si vuole, ce lo fa ottenere e ciò può essere molto utile, su un' isola deserta...:-)
Per ultimo, porterei con me gli archetipi della tradizione ebraica. Con questi ho la possibilità di fare esercizi meditativi che mi aiutano a restare centrata su ciò che voglio ottenere.
 
6. Ebook o cartaceo?
Credo siano essenziali entrambi. Il cartaceo per chi ama ''toccare'' un libro, averlo in mano, prenderlo a aprirlo.
L' e-book per chi preferisce qualcosa di più veloce da ''aprire'' e da consultare, qualcosa che in breve tempo, grazie ad internet può fare il giro del mondo e avere così la possibilità di essere visto da tante persone.
 
7. Quando e perché ha deciso di intraprendere la carriera di scrittore?
Al momento non sto facendo questo come mestiere. Amo fare cose diverse, che vanno a soddisfare le diverse potenzialità del mio carattere. La scrittura finora rappresenta un buon modo per esprimere me stessa, quella che sono, un buon modo per arrivare agli altri, al cuore degli altri e per poter evolvere.
 
8. Come nasce l’idea di questo libro? Ci racconterebbe un aneddoto legato alla scrittura di questo romanzo?
L'idea nasce dalla mia necessità di esternare una parte nascosta di me, principalmente la mia sensualità e sessualità, parti tenute sempre nascoste e che per diverso tempo ho avuto il forte bisogno di non mostrare.
Ho pensato che era il momento di fare venire fuori queste parti, poiché avevo la sensazione di aver superato i tabù legati ad esse.
 
9. Cosa si prova a vedere il proprio lavoro prendere corpo e diventare un libro?
Una profonda gioia, divertimento, come un bambino che vede un ''giocattolo'' creato da lui.
 
10. Chi è stata la prima persona che ha letto il suo libro?
La prima in assoluto, siete stati voi, dopo di me.
La persona più vicina a me ancora non l'ha letto...
 
11. Cosa ne pensa della nuova frontiera rappresentata dall’audiolibro?
Mi sembra un'ottima idea. Soprattutto quando viene utilizzata una bella voce per raccontare una storia, la trovo molto empatica e che può arrivare dritto al cuore e al sentire degli altri.
La vedo molto bene applicata ai libri per bambini, dove ascoltando una voce, possono addormentarsi, come con una favola letta da mamma e papà.
 

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Giovedì, 09 Agosto 2018 | di @BookSprint Edizioni

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