1. Ci parli un po' di Lei, della Sua vita. Da dove viene? Come e quando ha deciso di diventare scrittore?
Sono nato il sei ottobre del millenovecento novantadue a Pompei, dopo la mia nascita la mia famiglia si è trasferita a Lacco Ameno a Ischia. La mia decisone di diventare scrittore l’ho intrapresa nell'estate del duemila e quindici al rientro dalla Scozia perché proprio lì avevo scoperto di avere anche la vena poetica oltre a quell’artistica.
2. Nell’arco della giornata qual è il momento che dedica alla scrittura?
Il miglior momento che dedico alla scrittura è durante il pomeriggio ma anche durante la mattinata dopo aver svolto i lavori di casa.
3. Il suo autore contemporaneo preferito?
Nessuno.
4. Perché è nata la sua opera?
Perché desidero che chiunque legga queste mie riflessioni/poesie, rifletta sulla realtà e situazione del mondo in cui tutti viviamo.
5. Quanto ha influito nella sua formazione letteraria il contesto sociale nel quale vive o ha vissuto?
Moltissimo, mi ha dato argomenti validi su cui ho potuto lavorare al fine di rappresentarli tramite le mie riflessioni/poesie.
6. Scrivere è una evasione dalla realtà o un modo per raccontare la realtà?
Più che un’evasione credo che scrivere sia un ottimo strumento per tramandare alle generazioni future, attraverso gli anni e il tempo ciò che è stato e successo facendo in modo che attraverso queste scritture ne prendano coscienza e con esse, costruire un mondo migliore.
7. Quanto di lei c’è in ciò che ha scritto?
Moltissimo poiché quando scrivevo, tutto ciò che rappresentavo tramite la scrittura lo descrivevo come se fossi stato lì a viverle in prima persona secondo il mio punto di vista.
8. C’è qualcuno che si è rilevato fondamentale per la stesura della sua opera?
Il cantautore russo Vladimir Semënovič Vysockij e le sue opere celebri: "La caccia ai lupi", "Cavalli Capricciosi" e "Canto della terra".
9. A chi ha fatto leggere per primo il romanzo?
La prima persona a cui ho fatto leggere le mie riflessioni/poesie è stata mia madre, appena finì di leggerle disse subito che avevo una gran vena poetica.
10. Secondo lei il futuro della scrittura è l’ebook?
Con tutte queste novità tecnologiche e il progresso in costante movimento penso proprio di sì anche se io sono più per il "tradizionale" cioè il cartaceo.
11. Cosa ne pensa della nuova frontiera rappresentata dall’audiolibro?
Credo che sia un ottimo strumento tecnologico per diffondere e far scoprire a più persone i vasti orizzonti della letteratura.