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BookSprint Edizioni Blog

18 Lug
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Intervista all'autore - Giuseppe Tabarelli

1. Ci parli un po' di Lei, della Sua vita. Da dove viene? Come e quando ha deciso di diventare scrittore?
Sono nato a Faedo, un piccolo paese della provincia di Trento ai confini dell'Alto Adige. Il mio dialetto contiene diverse parole derivanti dal tedesco e il mio desiderio fin da piccolo era quello di conoscere le lingue, il tedesco prima di tutto.
Non mi ritengo uno scrittore, ma il compositore di un manuale pratico.
 
2. Nell’arco della giornata qual è il momento che dedica alla scrittura?
Nei "ritagli di tempo" e nei momenti di tempo libero.
 
3. Il suo autore contemporaneo preferito?
Mi piacciono soprattutto i romanzi storici.
 
4. Perché è nata la sua opera?
Diventato bibliotecario di una università, ho sentito la necessità di aprire ai miei collaboratori la conoscenza delle lingue principali dei libri che dovevano catalogare. Dopo aver dato loro alcune istruzioni necessarie per evitare errori, ho raccolto poco alla volta le nozioni che io stesso nel corso della mia esistenza avevo acquisito soprattutto nel confronto tra lingue diverse. Nella introduzione del libro racconto la avventura linguistica della mia vita. La mia esperienza poteva essere di esempio a tante altre persone con la mia stessa passione.
 
5. Quanto ha influito nella sua formazione letteraria il contesto sociale nel quale vive o ha vissuto?
Nella vita si raccolgono e si sommano molteplici esperienze. In questo mio libro vengono raccolte e sviluppate molte di queste. Gli studi classici fatti, i contatti con persone di diverse lingue, la mia permanenza in Germania e poi in Russia, il lavoro in una tipografia, la lavorazione di libri nelle editrici, l'interesse per i libri esposti nelle librerie e poi soprattutto il contatto diretto con i libri nelle biblioteche con la conoscenza delle scienze biblioteconomiche che ha fornito la professionalità al mio lavoro, sono tutti elementi che costituiscono il fondamento di questo mio lavoro.
 
6. Scrivere è una evasione dalla realtà o un modo per raccontare la realtà?
Scrivere per me è una esigenza di comunicazione.
 
7. Quanto di lei c’è in ciò che ha scritto?
In questo libro c'è tutto me stesso: l'interesse per le lingue in genere sentito fin dall'infanzia, la progressiva conoscenza di una lingua dopo l'altra, la curiosità della storia, della evoluzione e della differenziazione delle singole lingue, la diversità e l'affinità tra le lingue, l'affezione al libro stampato, tutto questo è espresso in questa opera ecclettica. Non ultimo desiderio è quello di affidare a molti appassionati la mia concreta e personale esperienza.
 
8. C’è qualcuno che si è rilevato fondamentale per la stesura della sua opera?
Come ho detto sopra, i destinatari del libro dovevano essere i miei colleghi e collaboratori bibliotecari. Ma il fatto da cui ho preso spunto per un confronto tra lingue fu la collezione di una serie di Sprachführer (guide linguistiche) per turisti tedeschi che avevo acquistato in gran numero durante il mio soggiorno in Germania. Più che le varie rubriche tematiche con termini ed espressioni essenziali per farsi capire, mi incuriosivano le due paginette iniziali che davano un'idea della grammatica e delle caratteristiche specifiche della lingua. Ho pensato che potevano essere di utilità essenziale al mio scopo.
 
9. A chi ha fatto leggere per primo il romanzo?
Ad alcuni miei collaboratori.
 
10. Secondo lei il futuro della scrittura è l’ebook?
Non credo, anche se vedo bene anche questa modalità di lettura e diffusione dei contenuti dei libri. I libri stampati hanno secoli di esperienza e di sussistenza e le biblioteche sono il sacrario per la loro conservazione. L'elettronica ha pochi decenni di storia e inoltre ha cambiato in continuazione la base di supporto.
Non vedo ancora una scelta definitiva e, secondo me, le due forme continueranno a coesistere l'una accanto all'altra ancora per molti anni.
 
11. Cosa ne pensa della nuova frontiera rappresentata dall’audiolibro?
Auguro che poco alla volta cresca e si sviluppi.
 

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Lunedì, 03 Settembre 2018 | di @BookSprint Edizioni

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