1. Che cos’è per Lei scrivere, quali emozioni prova?
Scrivere per me è dar vita alla fantasia, mescolarla sapientemente con la vita reale... e trarne quasi un film... da leggere immaginando i personaggi, le scene... non amo le cose scontate… mi piace trasmettere quello provo scrivendo cioè adrenalina … far restare incollato il lettore fino all'ultima pagina…
2. Quanto della sua vita reale è presente in questo libro?
Nel DIVERSO della mia vita personale, sono presenti le esperienze e le emozioni provate, con le associazioni che si occupano di ippoterapia... cioè l'uso dei cavalli dello sport equestre in genere, per aiutare a migliorare chi ha problemi di disabilità sia motoria che psicologica anche molto gravi... e lì il cuore ogni giorno è come andare sulle montagne russe tra gioia e dolore capisci cose che non pensavi ti potessero scuotere così profondamente... piccoli miracoli, piccoli gesti... tanto dolore ti danno una forza immensa e comprendi che la disabilità non è una condizione... è semplicemente vita baciata dalla forza dell'amore…
3. Riassuma in poche parole cosa ha significato per Lei scrivere quest’opera.
Scrivere il DIVERSO è stato dar vita ad un personaggio realmente esistito in un’epoca lontana che per la sua condizione fu deriso... evitato... emarginato e non capito ...io ho voluto ridargli dignità... ho voluto ricordarlo e onorare la sua memoria di uomo buono, mite e anche se affetto da un grave disagio è riuscito a dare tanto, a trasmettere tanto amore e ha lasciato molti insegnamenti validi ancora oggi... è stata una prova abbastanza dura scrivere la sua storia… infatti solo leggendola potrete capire il perché…
4. La scelta del titolo è stata semplice o ha combattuto con se stesso per deciderlo tra varie alternative?
Il titolo Il DIVERSO è stata una scelta ragionata in quanto non ho voluto riportare nessun nome... in primis perché è un omaggio ad una persona che non c'è più... e poi perché avendo un titolo generico come il DIVERSO il mio messaggio può essere recepito meglio… chiunque può immedesimarsi nel DIVERSO poiché la società odierna condanna chi non si uniforma alla massa e quindi è DIVERSO... si sente DIVERSO... vive in modo DIVERSO…
siamo tutti un po' DIVERSI e tutti abbiamo un briciolo di sana follia che alberga in noi...
5. In un’ipotetica isola deserta, quale libro vorrebbe con sé? O quale scrittore? Perché?
Su un’isola deserta porterei diversi libri che parlino delle mie passioni... e soprattutto porterei fogli bianchi per appuntarci emozioni nuove da poter assemblare in nuovi libri e trasmettere agli altri…
6. Ebook o cartaceo?
Entrambi: l’Ebook è comodo durante un viaggio... ma un libro cartaceo resta il sovrano indiscusso di una buona lettura rilassante e rigenerante... avere un libro… anche in una stanza vuota... significa avere una compagnia…
7. Quando e perché ha deciso di intraprendere la carriera di scrittore?
Diciamo che è iniziato tutto per caso... la scrittura mi ha sempre appassionato... ma brancolavo nel buio… fino ad approdare a questa casa editrice la BookSprint... seria e professionale... e così la fantasia è potuta salpare per raggiungere chiunque voglia avventurarsi nei miei romanzi…
8. Come nasce l’idea di questo libro? Ci racconterebbe un aneddoto legato alla scrittura di questo romanzo?
Il DIVERSO nasce dall'esigenza di far conoscere un aspetto appunto DIVERSO della disabilità... un aspetto più profondo, meno conosciuto e un po' evitato… l'aspetto che chiunque abbia un disagio in fondo è semplicemente una persona come tutti gli altri... in fondo, in fondo non ha nulla di DIVERSO...
e che ha modi diversi di trasmettere i suoi bisogni, le sue emozioni, le sue paure e di suoi disagi ...ma lo fa mettendoci tutto se stesso, tutto l'amore che ha… aspettandosi da noi che noi facciamo lo stesso...
Ho pensato di non finirlo... per paura di eventuali critiche… ma poi mi sono detta... perché non affrontare questo tema..? É un tema delicato e difficile… ma ho parlato con il cuore in questo romanzo... poiché il DIVERSO parla con il cuore..!
9. Cosa si prova a vedere il proprio lavoro prendere corpo e diventare un libro?
É un’emozione immensa specie per questo romanzo... sapere che la storia di questo personaggio resterà scritta, stampata su carta,...e come se si fosse ritagliato un posticino anche se piccolo nella storia... ed è questo che meritava...
10. Chi è stata la prima persona che ha letto il suo libro?
Una mia cara amica... ha pianto, riso, per le avventure di questo personaggio... ma quando lo ha chiuso lo ha stretto a sé come per abbracciarlo...
Le emozioni provate sono state tante... e alla fine dopo una riflessione ha detto: “Dovrebbero leggerlo tutti… specie i ragazzi… il bullismo svanirebbe...”
11. Cosa ne pensa della nuova frontiera rappresentata dall’audiolibro?
Credo che sia un’innovazione molto utile... così i libri... potranno davvero raggiungere tutti...