1. Parliamo un po’ di Lei, dove è nato e cresciuto?
Sono nata in un piccolo paesino del Salento, in provincia di Lecce, Copertino, ma vivo a Leverano, i miei affetti e la mia famiglia sono qui. Sono cresciuta qui.
2. Che libro consiglierebbe di leggere ad un adolescente?
Onestamente non credo di avere le competenze per poter dare un consiglio simile. La lettura è soggettiva, io ad esempio leggo solo romanzi rosa o erotici. Però se proprio devo, consiglio di leggere i Quaderni di Serafino Gubbio operatore, di Pirandello. L'ho letto in periodo universitario, e ho rivalutato Pirandello, che purtroppo non avevo approfondito abbastanza durante le scuole secondarie. Naturalmente è stata una mia mancanza, quest'autore è di una profondità e ambiguità allo stesso tempo sconvolgenti. Se non l'avete ancora scoperto abbastanza, fatelo!
3. Cosa pensa della progressiva perdita del libro cartaceo a favore dell’ eBook?
Mmh... non sarò l'unica a dirlo probabilmente ma a me personalmente piace da impazzire l'odore dei libri cartacei. Non mi fa impazzire questa forma di progresso, tuttavia non è così antipatica visti i costi molto minori e la comodità di poter scaricare un libro direttamente sullo smartphone. È okay! Basta che continuino ad esistere anche i cartacei !
4. La scrittura è un colpo di fulmine o un amore ponderato?
È una forma di amore maturo, che quindi comporta impegno e la giusta dedizione. Un romanzo ti porta via tanto tempo ma al suo interno ci metti tutta te stessa, perciò lo fai con serietà e con tutta la passione che merita. Se poi parliamo della poesia, beh, una poesia può anche essere un colpo di fulmine, un'infatuazione, un litigio acceso. La poesia può essere tante cose. Rispetto ad un romanzo, penso che la poesia sia capace di scavare in modo anche doloroso in fondo all'animo, può farti commuovere o eccitarti, può riaprire delle ferite, ma può anche curarle.
5. Cosa l’ha spinta a scrivere questo libro?
La verità? Una persona. Aver conosciuto una persona. Oggi non ha più un ruolo reale all'interno della mia vita, nella mia quotidianità, abbiamo preso strade diverse insomma, nonostante ogni tanto mi ci imbatta per strada o nei locali, (in paese poi è facilissimo). Ma comunque, non finirò mai di ringraziarla.
6. Quale messaggio vuole inviare al lettore?
Di essere prudente. Di amarsi. Di credere in se stesso e nell'amore, anche se a volte ci sembra che non esista. Io credo che nel momento in cui smettiamo di credere nell'amore, è perché non ci è ancora capitato di incontrarlo davvero. Ma in tutto questo, fate in modo che l'amore e la stima nei confronti di voi stessi venga prima di un qualsiasi bel di dietro o bel sorriso, e forse tutto sarà un po' più semplice.
7. La scrittura era un sogno nel cassetto già da piccolo o ne ha preso coscienza pian piano nel corso della sua vita?
Assolutamente sì. Alle elementari sognavo di fare la poetessa, oggi sogno di fare la scrittrice. Le mie aspirazioni non sono poi così cambiate insomma.
8. C’è un episodio legato alla nascita o alla scrittura del libro che ricorda con piacere?
Il mio libro è nato esattamente dopo che ho finito di leggere il mio primo romanzo rosa. Mi sono detta: e se invece di scrivere romanzi su vampiri scrivessi romanzi sull'amore? (A sedici anni ho abbozzato un romanzo fantasy mai pubblicato ma, beh, molto acerbo e grezzo data la giovanissima età in cui l'ho buttato giù, si può immaginare.) Così mi sono messa al pc ed ho incominciato.
9. Ha mai pensato, durante la stesura del libro, di non portarlo a termine?
Mai. Non vedevo l'ora di arrivare al finale. Un po' come quando leggi.
10. Il suo autore del passato preferito?
Non ne ho uno preferito. Ma mi affascinano molto i poeti decadenti o gli scrittori dell'epoca dell'Estetismo.
11. Cosa ne pensa della nuova frontiera rappresentata dall’audiolibro?
Anche questa non mi entusiasma in modo esagerato, ma se c'è gente che la apprezza ben venga insomma.