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01 Giu
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Intervista all'autore - Alberto Grosso

1. Parliamo un po’ di Lei, dove è nato e cresciuto?
Sono nato a Montà d'Alba CN e sono figlio di agricoltori. Mi sono iscritto ad Alba per scuola secondaria, Liceo quindi in Seminario nel corso di teologia.
Ho conseguito la laurea in lettere all'Università di Torino.
Successivamente ho avuto impegni vari di insegnamento e servizio presso la Diocesi di Alba.
 
2. Che libro consiglierebbe di leggere ad un adolescente?
Il libro "Cuore" di De Amicis, già datato, ma ancora attuale.
 
3. Cosa pensa della progressiva perdita del libro cartaceo a favore dell’ eBook?
Lo sviluppo della tecnologia favorisce una informazione varia e precaria.
La lettura rimane sempre necessaria per una lettura più approfondita, attiva
e partecipata.
 
4. La scrittura è un colpo di fulmine o un amore ponderato?
Nella formazione scolastica la scrittura era un processo necessario per memorizzare, per note, commenti, riassunti di libri. "Verba volant scripta manent".
 
5. Cosa l’ha spinta a scrivere questo libro?
Sono riflessioni nella ricerca di una risposta al mestiere di vivere
nella ricerca di un senso metafisico dell'esistenza.
 
6. Quale messaggio vuole inviare al lettore?
"Celebrare il tempo" cioè costruire la vita in modo positivo. Si vive in modo precario. Che ne sarà di tutto? In fondo il vero successo, la vera soddisfazione sta nell'operare il bene.
 
7. La scrittura era un sogno nel cassetto già da piccolo o ne ha preso coscienza pian piano nel corso della sua vita?
Tante volte ho scritto riflessioni, commenti, racconti, lavori di appunti letterari su le Georgiche di Virgilio, il Canzoniere del Petrarca. Rimangono nel cassetto.
 
8. C’è un episodio legato alla nascita o alla scrittura del libro che ricorda con piacere?
Non ci sono episodi particolari. Ciò che sollecita è il confronto con il vuoto, l'effimero che ci sommerge.
 
9. Ha mai pensato, durante la stesura del libro, di non portarlo a termine?
Si parte con un progetto e nel prosieguo il contenuto si amplia con nuove intuizioni e il progetto prende forma. Non bisogna arrendersi al primo ostacolo.
 
10. Il suo autore del passato preferito?
Alessandro Manzoni, sia nel suo romanzo, sia nei libri storici filosofici e nella poesia, a parte Dante, rimane un grande della letteratura.
 
11. Cosa ne pensa della nuova frontiera rappresentata dall’audiolibro?
È tempo dell'ascolto. Anche l'ascolto richiede una particolare attenzione.
La lettura esercita in modo attivo la mente, la riflessione. É più proficua come attività mentale.
 

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Venerdì, 01 Giugno 2018 | di @BookSprint Edizioni

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