1. Parliamo un po’ di Lei, dove è nata e cresciuta?
Sono nata a Napoli e cresciuta nel comune di Frattamaggiore dove vivo tuttora. Ma ho frequentato molto Napoli per gli studi universitari e la frequento ancora anche per svago.
2. Che libro consiglierebbe di leggere ad un adolescente?
Le notti bianche di Dostoevskij.
3. Cosa pensa della progressiva perdita del libro cartaceo a favore dell’eBook?
Non sono favorevole all’uso eccessivo dell’eBook. Per me il libro è cartaceo. È emozionante sentire l’odore della carta, soprattutto di libri antichi, mentre si legge.
4. La scrittura è un colpo di fulmine o un amore ponderato?
Credo che la scrittura sia un amore ponderato che si coltiva nel tempo.
5. Cosa l’ha spinta a scrivere questo libro?
In realtà ho maturato questa decisione quando mi sono resa conto di aver composto un bel po’ di poesie e poi è sempre stato un mio sogno pubblicare un mio libro perché credo che nella vita ognuno dovrebbe lasciare una traccia di sé per diffondere cultura.
6. Quale messaggio vuole inviare al lettore?
Un messaggio di serenità.
7. La scrittura era un sogno nel cassetto già da piccola o ne ha preso coscienza pian piano nel corso della sua vita?
Ho scritto poesie fin da bambina e pian piano ho coltivato il sogno di realizzare una raccolta di mie poesie.
8. C’è un episodio legato alla nascita o alla scrittura del libro che ricorda con piacere?
Un particolare momento di ispirazione che ho avuto nel 2009 è la lettura di un libro incompiuto di un’amica scomparsa nel 2010.
9. Ha mai pensato, durante la stesura del libro, di non portarlo a termine?
No. Non l’ho mai pensato perché sapevo che ci sarebbero stati vari momenti di ispirazione improvvisa.
10. Il suo autore del passato preferito?
Dostoevskij.
11. Cosa ne pensa della nuova frontiera rappresentata dall’audiolibro?
È una bella novità perché consente anche ai non vedenti di poter conoscere il libro.