1. Parliamo un po’ di Lei, dove è nato e cresciuto?
Sono nato a Livorno dove sono rimasto fino ai vent'anni. Mi sono trasferito perché come educatore all'interno della comunità papa Giovanni XXIII sono andato a gestire diverse case famiglia in giro per la Toscana, fino ad arrivare al centro "Rinascere" a Mulazzo in provincia di Massa Carrara.
2. Che libro consiglierebbe di leggere ad un adolescente?
“Il Mondo Nuovo” di Aldous Huxley.
3. Cosa pensa della progressiva perdita del libro cartaceo a favore dell’ eBook?
L'ebook è sicuramente una grande opportunità, ma io sono un inguaribile romantico per cui i libri in cartaceo rimangono i miei preferiti, il loro profumo è qualcosa di magico.
4. La scrittura è un colpo di fulmine o un amore ponderato?
La scrittura è qualcosa che nasce in maniera lenta dentro me, non riesco a scrivere in maniera veloce, ho bisogno di tempo e calma.
5. Cosa l’ha spinta a scrivere questo libro?
Ho scritto il libro per raccogliere e dare forma agli anni di studio in psicologia.
6. Quale messaggio vuole inviare al lettore?
Voglio che il lettore riesca a entrare più consapevolmente nel mondo dei social e di come questi possono essere utili e allo stesso tempo pericolosi per gli adolescenti.
7. La scrittura era un sogno nel cassetto già da piccolo o ne ha preso coscienza pian piano nel corso della sua vita?
Non saprei dire se la scrittura era un sogno nel cassetto fin da piccolo, ma il bisogno di raccontare il mondo che vivo, mi spinge a credere che possa diventare una realtà concreta per comunicare con gli altri.
8. C’è un episodio legato alla nascita o alla scrittura del libro che ricorda con piacere?
Non avrei mai pensato di provare tanta emozione davanti alla prima pagina scritta dopo tanto smarrimento davanti alla pagina bianca all'inizio della stesura.
9. Ha mai pensato, durante la stesura del libro, di non portarlo a termine?
No, questo non mi è capitato.
10. Il suo autore del passato preferito?
Mi piace molto Italo Svevo, specialmente “La coscienza di Zeno”.
11. Cosa ne pensa della nuova frontiera rappresentata dall’audiolibro?
Gli audiolibri, sono interessanti, ma tolgono il piacere della lettura personale.