2. Quanto della sua vita reale è presente in questo libro?
In questo libro della mia vita reale c'è ben poco, l'unica cosa è averlo ambientato in Liguria, regione dove sono nata e dove tuttora vivo, perché essendo un fantasy è tutto frutto della mia fervida fantasia.
3. Riassuma in poche parole cosa ha significato per Lei scrivere quest’opera.
Scrivere quest'opera per me ha significato molto, perché ho descritto, paesaggi a me cari rievocando ricordi di quando ero bambina, come ad esempio il circo sulla Spianata del Capo a Bordighera, i miei genitori mi ci portavano sempre.
4. La scelta del titolo è stata semplice o ha combattuto con se stesso per deciderlo tra varie alternative?
Il titolo è stata la cosa più difficile, praticamente l'ho scelto dopo aver finito di scrivere il libro, avevo valutato diverse opzioni, ma alla fine Calengol ha prevalso su tutte le altre.
5. In un’ipotetica isola deserta, quale libro vorrebbe con sé? O quale scrittore? Perché?
Su un'ipotetica isola deserta e se fosse ancora vivo vorrei con me John Ronald Reuel Tolkien, perché lo reputo il più grande scrittore di Fantasy in assoluto.
6. Ebook o cartaceo?
Questa è una bella domanda... nel cartaceo, il contatto con la carta, l'odore del libro, per un'appassionata di lettura come me sono il massimo, però devo anche riconoscere che l'ebook a livello di comodità è più pratico.
Però comunque rimango sempre dell'idea che il cartaceo sia meglio.
7. Quando e perché ha deciso di intraprendere la carriera di scrittore?
Essendo che sono sempre stata appassionata di lettura, in particolar modo dei fantasy, l'idea di scriverne uno tutto mio mi ha sempre affascinata, e a poco a poco quell'idea si è trasformata in realtà, per cui diciamo che l'idea di intraprendere la carriera di scrittrice l'ho sempre avuta.
8. Come nasce l’idea di questo libro? Ci racconterebbe un aneddoto legato alla scrittura di questo romanzo?
L'idea è nata tempo fa, quando con mia madre mi trovavo a viaggiare sovente in treno, nel tratto da Ventimiglia a Genova, nel lungo percorso mi immaginavo i personaggi, e guardando fuori dal finestrino mi è venuta in mente l'idea di ambientarlo nella mia amata Liguria.
9. Cosa si prova a vedere il proprio lavoro prendere corpo e diventare un libro?
É una sensazione bellissima, emozionante, è un sogno che diventa realtà.
10. Chi è stata la prima persona che ha letto il suo libro?
La prima persona a leggere Calengol è stata la mia amica Antonella Quercia, è anche merito suo se mi sono convinta a pubblicarlo perché mi ha incoraggiata a farlo, credendo in quello che avevo scritto.
11. Cosa ne pensa della nuova frontiera rappresentata dall’audiolibro?
Un audiolibro è la registrazione audio di un libro letto ad alta voce da altre persone, io personalmente preferisco leggerlo da me, lo trovo più emozionante.