2. Quanto della sua vita reale è presente in questo libro?
Se escludiamo alcuni nomi usati nella storia, praticamente nulla. Ho voluto creare qualcosa che non rispecchiasse la mia realtà e di conseguenza la mia vita reale, ma qualcosa che mi piacerebbe avere e che in realtà non ho.
3. Riassuma in poche parole cosa ha significato per Lei scrivere quest’opera.
Scrivere questo libro ha significato mettersi alla prova, superare le proprie ansie e timori, ma soprattutto rischiare e lottare per ciò che si desidera.
4. La scelta del titolo è stata semplice o ha combattuto con se stesso per deciderlo tra varie alternative?
La scelta del titolo è stata molto semplice anche se inizialmente avevo alcuni dubbi al riguardo. Questo perché è come se dal titolo dipendesse l’intera storia perciò ci si impegna a trovare quello che più di tutti rispecchia ciò che si ha scritto.
5. In un’ipotetica isola deserta, quale libro vorrebbe con sé? O quale scrittore? Perché?
Mi piacerebbe avere con me la scrittrice Clare Swatman perché è una delle migliori in cui mi sia mai imbattuta. Coinvolge il lettore sin dalla prima pagina e gli trasmette ogni singola emozione che stanno vivendo in quel momento i suoi protagonisti.
6. Ebook o cartaceo?
Cartaceo tutta la vita.
7. Quando e perché ha deciso di intraprendere la carriera di scrittore?
Non c’è stato un momento preciso in cui abbia deciso di far avere alla scrittura un ruolo importante nella mia vita. Sin da piccola scrivevo storie, inventavo mondi e situazioni improbabili perciò questo passatempo, tramandandosi nel tempo, ha fatto sì che continuassi per questa strada.
8. Come nasce l’idea di questo libro? Ci racconterebbe un aneddoto legato alla scrittura di questo romanzo?
Questo libro nasce dall’idea di mostrare agli altri quanto forte sia il potere dell’amicizia e di come quest’ultima a volte possa trasformarsi in amore.
9. Cosa si prova a vedere il proprio lavoro prendere corpo e diventare un libro?
È un’emozione pazzesca, davvero. Ti riesce difficile crederlo anche quando lo hai lì davanti a te, proprio sotto gli occhi. È un sogno che diventa realtà, letteralmente.
10. Chi è stata la prima persona che ha letto il suo libro?
La mia prima persona che lo ha letto è stata Martina, l’amica più cara che ho.
Farlo leggere a lei ed avere la sua approvazione è stata una delle sensazioni più belle che si potessero provare. Mi ha sempre sostenuto e sopportato, senza di lei molto di ciò che sta accadendo non sarebbe stato possibile.
11. Cosa ne pensa della nuova frontiera rappresentata dall’audiolibro?
Dell’innovazione dell’audiolibro penso che abbia avuto un enorme successo e che abbia influenzato positivamente moltissimi lettori.