3. Cosa pensa della progressiva perdita del libro cartaceo a favore dell’ eBook?
Non sono d'accordo con questa "modernizzazione" della lettura perché l'emozione che ti dà un libro avendolo in mano, difficilmente te la dà un libro digitale. Sfogliare le pagine, il profumo della carta... è un'emozione indescrivibile.
4. La scrittura è un colpo di fulmine o un amore ponderato?
Nel mio caso, è stato un amore nato lentamente. All'inizio scrivere era l'ultimo dei miei desideri. Mi consideravo una persona con poca fantasia per scrivere almeno cento pagine con qualcosa di interessante ed emozionante. Però alla fine le idee sono arrivate ed è nato: "Un cuore in fiamme".
5. Cosa l’ha spinta a scrivere questo libro?
In verità, inizialmente, non ero convinta del progetto ma le idee che mi frullavano in testa mi piacevano davvero e ho deciso di metterle per iscritto. Mi ha spinto soprattutto l'amore per la scrittura e la voglia di trasmettere i miei sentimenti agli altri.
6. Quale messaggio vuole inviare al lettore?
Il messaggio principale che spero arrivi al lettore è che l'amore è un sentimento incondizionato. Va oltre ogni limite e non esiste cosa che ci può impedire di amare. Se amiamo per davvero, arriveremo anche in capo al mondo per quella persona, affronteremo ogni ostacolo per l'altro, solo per la sua felicità.
7. La scrittura era un sogno nel cassetto già da piccolo o ne ha preso coscienza pian piano nel corso della sua vita?
Il diventare una scrittrice è ancora un sogno nel cassetto. Spero che questo primo gradino abbia il giusto riscontro per continuare a sognare.
8. C’è un episodio legato alla nascita o alla scrittura del libro che ricorda con piacere?
Sì, c'è un episodio particolare. Una sera, ebbi il cosiddetto "blocco dello scrittore". Poi, dopo che la mia migliore amica, Sophia, mi raccontò un fatto che le era successo quel giorno, le idee mi ritornarono in mente. Mi piace ricordare questo episodio perché ritengo fondamentale il confronto con gli altri in un momento di bisogno.
9. Ha mai pensato, durante la stesura del libro, di non portarlo a termine?
Molte volte mi è successo di perdere la speranza, di chiudere la pagina e lasciar perdere. Ma altrettante volte ho pensato che era inutile buttarmi giù, ma dovevo combattere contro la negatività come fa la protagonista, Camilla, nel mio libro.
10. Il suo autore del passato preferito?
Mi sento di citare Giovanni Verga. Lo reputo davvero un esempio, anche se uno scrittore del passato. Il mio romanzo preferito di Verga è sicuramente “Rosso Malpelo”. Parla dei problemi adolescenziali: l'abbandono, l'emarginazione e i deboli che soccombono ai forti.
11. Cosa ne pensa della nuova frontiera rappresentata dall’audiolibro?
Penso che sia molto positiva, anche per avvicinare molte persone alla lettura senza propriamente leggere. La vedo una nuova frontiera positiva soprattutto per chi non ha la possibilità di leggere ma ne è ugualmente appassionato.