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BookSprint Edizioni Blog

28 Feb
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Intervista all'autore - Benedetta Liguori

1. Che cos’è per Lei scrivere, quali emozioni prova?
La scrittura per me è un modo per evadere, per entrare in un mondo solo mio, dove a decidere ciò che succede sono solo e soltanto io. È un modo per liberarmi da qualcosa che non riesco a dire in nessun altro modo se non scrivendo. È una chiave che ti porta ovunque tu voglia, devi soltanto prenderti la responsabilità di andare dove vuoi davvero.


 

2. Quanto della sua vita reale è presente in questo libro?
 Nel libro c'è ogni singola parte della mia anima e di quello che mi circonda. É inevitabile quando scrivi qualcosa mettendoti a nudo. Non l'ho fatto a posta, ma all'interno del libro ci sono numerosi riferimenti alla mia vita e alle persone che mi circondano.


 

3. Riassuma in poche parole cosa ha significato per Lei scrivere quest’opera.
Scrivere questo libro per me è stato liberarmi dalla storia che mi volteggiava in testa e ormai non mi permetteva neppure di dormire. L'ispirazione a volte sa essere persuasiva, quasi ossessiva.


 

4. La scelta del titolo è stata semplice o ha combattuto con se stesso per deciderlo tra varie alternative?
La scelta del titolo è stata una delle cose più complicate. Inizialmente si intitolava come una canzone che mi ha ispirata nella scrittura del libro. Quando però ho deciso di pubblicarlo ho pensato di cambiarlo per evitare di classificare troppo il mio libro, così, dopo giorni e giorni di riflessioni è nato "come un'orbita". Volevo mantenere il pensiero che ha fatto nascere la mia storia, cioè che puoi girare quanto vuoi, ma prima o poi tornerai vicino alla tua stella.


 

5. In un’ipotetica isola deserta, quale libro vorrebbe con sé? O quale scrittore? Perché?
Beh io mi porterei il "Manuale di sopravvivenza di Ruby Redfort" citato nel libro per bambini  "Fai finta di niente" - Clarice Bean.

Fin da piccola ho sempre pensato che in caso di bisogno avrei voluto avere lo stesso libro che ha la protagonista di questo libro che ho letto circa 10 volte.

 

6. Ebook o cartaceo?
Amo il cartaceo, ma confesso di aver comprato un Ebook reader tempo fa. Era un periodo dove leggevo moltissimo e non avevo abbastanza soldi per comprare un libro a settimana, ma ammetto che la carta è un'altra cosa.


 

7. Quando e perché ha deciso di intraprendere la carriera di scrittore?
Non penso di aver intrapreso la carriera da scrittrice, non mi sento nemmeno di definirmi tale. Amo scrivere da sempre, e dopo anni di romanzi a metà sono riuscita finalmente a portare a termine un progetto che ho tanto a cuore.


 

8. Come nasce l’idea di questo libro? Ci racconterebbe un aneddoto legato alla scrittura di questo romanzo?
Questo libro nasce da un sogno che ossessionava quasi tutte le mie notti ormai da anni. Quando non riesco a dormire spesso mi invento delle storie, e questa era diventata ormai un libro per quanto era lunga. Non avevo dato molta importanza alla situazione, eppure ogni notte, sempre di più mi balenava in testa l'idea di scrivere tutto quello che stavo in qualche modo sognando, anche semplicemente per liberarmene. Successivamente durante la scrittura la musica mi ha aiutata molto, infatti nel libro ci sono minimo 3 canzoni nascoste che mi hanno aiutata a continuare.


 

9. Cosa si prova a vedere il proprio lavoro prendere corpo e diventare un libro?
É un'emozione che non si può descrivere, vedere ciò che hai creato crescere a dismisura senza neppure fatica è fantastico. Il problema è separarsene una volta finito.


 

10. Chi è stata la prima persona che ha letto il suo libro?
Beh direi che le prime persone che lo hanno letto sono circa 2000. Beh sì, per spronarmi pubblicavo due capitoli a settimana su un noto sito di lettura. Nel libro ho cambiato e aggiunto due qualcosa, ma lo scheletro è lì. Sono molto contenta che sia piaciuta molto la mia storia, perché come me i miei lettori hanno usato molta immaginazione e creatività.


 

11. Cosa ne pensa della nuova frontiera rappresentata dall’audiolibro?
 Io penso che di base ogni modo creato per leggere di più sia soltanto un bene. Molte persone magari vorrebbero leggere ma non hanno il tempo, potrebbero farlo in questo modo mentre vanno a lavoro o a fare la spesa. Non l'ho mai provato quindi non saprei l'emozione che si può provare ascoltando e non leggendo un libro, ma sono comunque propensa a qualsiasi tipo di tecnologia che aiuti a leggere di più.

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Mercoledì, 28 Febbraio 2018 | di @BookSprint Edizioni

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