3. Riassuma in poche parole cosa ha significato per Lei scrivere quest’opera.
Tutto ciò che mi sono sentito espressamente di scrivere senza inganno, poter portare un messaggio progressista spiritualmente unico e filosoficamente inedito.
Ho sempre amato aiutare il prossimo, dunque è giunto il momento che il prossimo aiuti me leggendo ciò che scrivo intuendo come vivo.
4. La scelta del titolo è stata semplice o ha combattuto con se stesso per deciderlo tra varie alternative?
Non avevo idea di come intitolarlo, ma una notte mi apparve in sogno mio nonno materno che non ho mai avuto l’ onore di conoscere perché morto nel 1975, ma del quale ne ho sentito molto parlare. Talmente così tanto vivo nei ricordi di chi lo conosceva che mi è sembrato di conoscerlo da una vita.
Mio nonno Giuseppe in un sogno di una notte estiva mi mise in bocca il titolo del libro, così al mio risveglio nel mattino pronunciai “Luminosi Pensieri”.
5. In un’ipotetica isola deserta, quale libro vorrebbe con sé? O quale scrittore? Perché?
Qualsiasi libro andrebbe bene, perché tanto per combattere la solitudine prima o poi dovrei leggere qualcosa per ammazzare il tempo.
Non vorrei uno scrittore, se mai una scrittrice, il perché credo possiate capirlo da soli.
6. Ebook o cartaceo?
Cartaceo, perché credo che acuto sia colui che ha vissuto in un tempo perduto e ottuso è colui che vive in questo tempo evoluto.
Chi vuole essere acuto ?
7. Quando e perché ha deciso di intraprendere la carriera di scrittore?
L’ appetito vien mangiando si dice, a me viene scrivendo.
Scrivi oggi, scrivi domani e pensi a ciò che hai scritto ieri, se uno più uno fa due e la matematica non è un’opinione la scrittura di certo non è un’invenzione.
8. Come nasce l’idea di questo libro? Ci racconterebbe un aneddoto legato alla scrittura di questo romanzo?
L’ idea non nasce ma è la conseguenza del mio parto mentale, dunque madre è la mente e padre è il pensiero, il libro non è niente altro che la culla di questi figli nati da questo binomio spirituale.
9. Cosa si prova a vedere il proprio lavoro prendere corpo e diventare un libro?
Gratificazione e soddisfazione. E’ un po’ come dire: Prese il pane rese grazia e disse “Prendete e mangiatene tutti”.
10. Chi è stata la prima persona che ha letto il suo libro?
La madre della mia fidanzata.
11. Cosa ne pensa della nuova frontiera rappresentata dall’audiolibro?
Interessante, ma ancora molto da capire e comprendere.
