2. Nell’arco della giornata qual è il momento che dedica alla scrittura?
Solitamente preferisco scrivere nel pomeriggio, posso farlo per tanti giorni consecutivi e poi sospendo per lunghi periodi, dipende quando ne sento il bisogno, ma una cosa è certo scrivo ciò che mi piacerebbe leggere.
3. Il suo autore contemporaneo preferito?
Non ho un autore preferito ma, libri preferiti, non è detto che un autore scriva sempre al top.
4. Perché è nata la sua opera?
La mia opera è nata da un viaggio fatto in America.
5. Quanto ha influito nella sua formazione letteraria il contesto sociale nel quale vive o ha vissuto?
Penso che la formazione letteraria sia importante e certamente anche se non mi sono mai soffermata a riflettere su questo, è indiscutibile che ci sia stata un'influenza nel relazionarmi con il prossimo.
6. Scrivere è una evasione dalla realtà o un modo per raccontare la realtà?
Scrivere per me è terapeutico, in ogni racconto, anche se inventato, porto qualcosa di tutte le persone che hanno attraversato la mia vita, ma questo penso che sia inevitabile.
7. Quanto di lei c’è in ciò che ha scritto?
Tutto e niente, mentre scrivo, io sono Dave (il personaggio principale di Intrigo Arizona), ma quando finisco di scrivere il racconto, tendo a scordarmene.
8. C’è qualcuno che si è rilevato fondamentale per la stesura della sua opera?
Fondamentale no ma, qualche consiglio è stato sempre ben accetto.
9. A chi ha fatto leggere per primo il romanzo?
Due mie amiche sono state le prime a leggere i miei scritti, mi piace condividere le emozioni.
10. Secondo lei il futuro della scrittura è l’e-book?
Penso di si anche se io adoro il cartaceo.
11. Cosa ne pensa della nuova frontiera rappresentata dall’audiolibro?
Interessante, nella mia libreria ho il romanzo "Il ritratto di Dorian Grey" in inglese, in quell'occasione l'ho trovato molto utile.