1. Che cos’è per Lei scrivere, quali emozioni prova?
Scrivo poesie e la fantasia vola. Scrivo favole e ritorno bambino.
Scrivo libri sulla memoria e divento "insegnante" poi ho scritto
"L'aspirasporesparaspire" da voi pubblicato che è una raccolta di scioglilingua da me inventati e mi sono divertito. Scrivere quindi mi dà mille emozioni, mi fa sentire giovane e mi innalza a dimensioni nuove.
2. Quanto della sua vita reale è presente in questo libro?
In questo libro c'è, della mia vita reale, la parte allegra di me, anche parte di ciò che io insegno in tecniche di memorizzazione e metodi di apprendimento con queste tecniche perché memorizzare è anche ritmo, fantasia, gioco di parole, divertimento.
3. Riassuma in poche parole cosa ha significato per Lei scrivere quest’opera.
È stato ricercare parole che vadano ad incastrarsi con altre e possano fare sbagliare a chi provi a ripeterle velocemente e quindi ne scaturisce una risata e tuttavia sono efficaci per imparare a parlare con più velocità senza "intricare" la lingua. Allenarsi con esse, è sicuramente utile a tutti, ma soprattutto a presentatori, attori, conferenzieri, logopedisti, venditori, insegnanti, giornalisti, insomma a tutti coloro che "lavorano" con le parole.
4. La scelta del titolo è stata semplice o ha combattuto con se stesso per deciderlo tra varie alternative?
È stato facile in quanto “L’Aspirasporesparaspire”, mi è sembrata la parola più strana che abbia inventato che da sola, sembra già uno scioglilingua.
5. In un’ipotetica isola deserta, quale libro vorrebbe con sé? O quale scrittore? Perché?
Vorrei avere la Divina Commedia, per il ritmo, per impararla a memoria come ho già fatto con il primo canto per esercitare la memoria.
6. Ebook o cartaceo?
Preferisco il cartaceo. Lo tieni in mano, senti il profumo della carta, lo sfogli, lo senti tuo.
7. Quando e perché ha deciso di intraprendere la carriera di scrittore?
Quando andavo a scuola, la professoressa di italiano, faceva leggere i miei temi ai ragazzi che frequentavano classi superiori alla mia.
Ho pubblicato pochissimo: alcuni racconti in gioventù, qualche poesia, ed un libriccino che prettamente politico "PCI il partito suicida" ma ho scritto tantissimo. Pubblicare è difficile, è spesso costoso, e più spesso mancano i soldi per farlo.
8. Come nasce l’idea di questo libro? Ci racconterebbe un aneddoto legato alla scrittura di questo romanzo?
Non è un romanzo, è una raccolta di scioglilingua. Ho pensato che sia una cosa originale. Ho visto in libreria raccolte di: proverbi, barzellette, giochi vari, ma mai scioglilingua eppure, anche negli spettacoli televisivi, spesso 'giocano" con scioglilingua.
Dato che ho facilità ad inventarne, perché non metterli insieme in un libriccino?
9. Cosa si prova a vedere il proprio lavoro prendere corpo e diventare un libro?
Una grande soddisfazione.
10. Chi è stata la prima persona che ha letto il suo libro?
Nelle mie esibizioni mnemoniche, dimostro di sapere a memoria anche i miei scioglilingua ai quali ho dato un numero e dicendomi il numero, io dico lo scioglilingua e l'udito si diverte. Quindi i primi a "leggere" il mio libriccino, sono stati i miei "allievi" che hanno seguito i miei corsi di Tecniche di memorizzazione e metodi di apprendimento con queste tecniche.
11. Cosa ne pensa della nuova frontiera rappresentata dall’audiolibro?
Penso che sia interessante, ma preferisco leggere.